ROMA – Habemus Giubileo. Quando questa sera Papa Francesco aprirà finalmente la Porta Santa, l’Anno Santo del 2025 sarà ufficialmente aperto, mentre si archivierà la stagione dei grandi cantieri per Roma. Almeno la grande maggioranza. Perché praticamente tutti i principali interventi di trasformazione urbanistica e architettonica a ridosso del Vaticano, e non solo, sono ormai completati: da piazza Pia con il nuovo tunnel automobilistico, inaugurata ieri, alla presenza della premier Giorgia Meloni, a piazzale Risorgimento, riconsegnato alla città solo tre giorni fa con i suoi vialetti in terriccio, fino alla nuova via Ottaviano o alla rinnovata piazza della Repubblica, solo per citare alcuni esempi. Sono stati poco meno di due anni di cantieri, ma molto intensi sul fronte dei lavori per la città. Soprattutto per i residenti delle zone a ridosso dei grandi interventi. Anche perchè la lunga rincorsa di Roma per arrivare all’appuntamento santo con una nuova veste, fatta di piazze riqualificate, nuove strade, piccole e grandi rivoluzioni urbanistiche, è iniziata molto tardi, nel marzo del 2022, con l’approvazione del primo dpcm da parte del nuovo Governo Meloni, subentrato dopo la caduta a sorpresa dell’esecutivo Draghi.
GLI INTERVENTI
Gli interventi previsti nei vari Dpcm sono stati centinaia, finanziati con una spesa di oltre 2,2 miliardi complessivi. Il cantiere iconico di questo Giubileo è stato senza dubbio quello di piazza Pia. La nuova piazza, con le sue due nuove fontane circolari e la grande gradinata che accompagna la passeggiata fino ai parapetti del Tevere, in mezzo ad un nuovo boschetto di lecci e querce, è stata inaugurata dopo 20 mesi di scavi, tra sorprese e colpi di scena. A partire dalla scoperta, lo scorso giugno, dai resti di una vecchia lavanderia di epoca romana, riemersa dopo quasi 2000 anni di oblio esattamente sul tracciato del tunnel automobilistico. Quello, appunto, aperto al traffico ieri e che ha reso possibile la pedonalizzazione superficiale della sovrastante piazza Pia. A poche centinaia di metri sono state riconsegnati alla città, nei giorni scorsi, anche altri due importanti spazi urbani: la nuova via Ottaviano, con gli spazi pedonali raddoppiati e una nuova pavimentazione a sampietrini moderni, e piazza Risorgimento, ripavimentata parzialmente con vialetti in calcestre e con il suo nuovo assetto semipedonale. Qui, infatti, è stato chiuso al traffico carrabile l’ex carreggiata che passava sul lato delle mura Vaticane e quella zona è stata trasformata in un’area pedonale unita al resto della piazza, che non svolge più la sua ex funzione di rotatoria. Ed ancora: in zona è stata completamente rifatta via Crescenzio, con l’eliminazione dei sampietrini, ed è pronta anche la nuova stazione della metro Ottaviano, che segue l’inaugurazione della fermata Spagna, anch’essa completamente rinnovata, con nuovi e modernissimi spazi come la galleria ricoperta dagli schermi al led e le nuove volte in acciaio riflettente. Ed ancora.
Due giorni fa è stato il turno delle aree laterali di piazza della Repubblica, in particolare quella sotto l’hotel St Regis, dove è nata una piccola piazzetta pedonale al posto di un caotico parcheggio. Ma durante gli ultimi due mesi sono state decine le reinaugurazioni di strade, monumenti e fontane: dalla tangenziale est, oggetto del primo intervento di manutenzione straordinaria dall’anno della sua realizzazione nel 1969, alla fontana di Trevi, riaperta domenica scorsa. Fino al ponte Sant’Angelo, alle fontane di piazza Navona e quella di piazza della Rotonda, davanti al Pantheon, o di quelle di piazza Farnese. Per non parlare di ampi tratti di lungotevere totalmente riasfaltati e di altre importanti strade. E non è ancora finita. Il 28 dicembre, il giorno prima dell’apertura della Porta Santa della seconda basilica romana, sarà inaugurata piazza San Giovanni, con la nuova pavimentazione e le fontane a raso, mentre è slittata a dopo la Befana la riconsegna alla città di piazza dei Cinquecento, davanti a Termini. Quest’ultima si trasformerà da un “non luogo” ad un’immensa area pedonale, caratterizzata dalla pavimentazione policroma in travertino e basaltina, con l’unica eccezione dell’area destinata agli autobus. Ed ancora: da febbraio alla primavera saranno inaugurati tutti i 6 nuovi parchi di affaccio sul Tevere mentre a fine gennaio sarà riattivata la circolazione automobilistica sul ponte dell’Industria, completamente smontato e allargato con una parte ciclopedonale. Un intervento necessario dopo l’incendio di tre anni fa. A marzo sarà aparta la nuova ciclabile di Monte Ciocci. Infine a maggio saranno pronte le vele di Calatrava a Tor Vergata, con il relativo nuovo svincolo autostradale. Uno dei due palazzetti, quello scoperto, sarà inaugurato come un impianto polifunzionale per sport e concerti.
Fonte: Agenzia Dire
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