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Istruzione, Federcontribuenti: “buoni scuola per studenti paritarie viola costituzione”

ROMA, 10 GENNAIO – “L’attuale governo intende dare anche un sostanzioso buono agli studenti delle scuole paritarie il che e’ un vantaggio per queste stesse scuole. Ma cio’ e’ in palese contrasto con l’art. 33 della Costituzione quando sottolinea come la scuola è aperta a tutti. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole e istituti di educazione, senza oneri per lo Stato dunque senza contributi pubblici”. E’ quanto dichiara il Presidente di Federcontribuenti, Marco Paccagnella il quale ricorda come l’articolo 33 tutela la libertà educativa e la libertà d’insegnamento, riconoscendo che i privati (entità e individui) hanno il diritto di istituire scuole e istituti di educazione “tuttavia, stabilisce anche che lo Stato non ha l’obbligo di finanziare le scuole private. Il principio fondamentale è che lo Stato ha il dovere di garantire l’accesso all’istruzione, ma non è obbligato a finanziare direttamente le scuole private o paritarie, che possono operare liberamente, ma senza oneri per la collettivita. L’articolo 33 stabilisce che le scuole private (paritarie) possono esistere, ma non obbliga lo Stato a finanziare queste scuole”. Il principio di libertà educativa permette a privati di creare scuole, sottolinea Paccagnella “ma, ripeto, l’articolo non implica che lo Stato debba contribuire economicamente al loro funzionamento, come invece accade per le scuole pubbliche. Lo Stato dovrebbe concentrarsi principalmente sul rafforzamento e il finanziamento delle scuole pubbliche, che sono gratuite e devono garantire l’uguaglianza di accesso all’istruzione per tutti”.
    “Il finanziamento pubblico alle scuole paritarie, attraverso i buoni scuola o altri contributi – conclude il presidente di Federcontribuenti – crea una disparità tra chi può permettersi di pagare una retta e chi no”.