Torna al Teatro Argentina Luce sull’archeologia, il viaggio nella millenaria storia di Roma, nella sua archeologia e società, giunto quest’anno alla sua undicesima edizione.
Lavorare per l’eternità. Uomini e dei nella Roma dei Cesari: religione, giustizia, destino è il titolo del percorso tematico che dal 19 gennaio al 30 marzo svolge il ciclo di storia e arte con sette incontri la domenica mattina alle ore 11 (in programma il 19 e 26 gennaio, 2 e 16 febbraio, 9, 23 e 30 marzo) per comporre un mosaico di testimonianze, ricerche, riflessioni e immagini, con il contributo esclusivo di una nutrita schiera di storici, archeologi e studiosi d’arte, alla scoperta della dimensione politica, degli spazi pubblici, dell’universo mitico, ma anche della memoria e dell’identità che racconteranno come Roma e il mondo classico siano ancora oggi i depositari della bellezza.
Gli incontri sono potenziati dall’approfondimento dei temi, sia da un punto di vista letterario che filosofico e giornalistico, per rendere più chiari i legami culturali tra passato e presente.
Da Capitale dell’Impero a centro della Cristianità, la storia di Roma sarà una traversata di conoscenze ed esperienze arricchite, come nelle passate edizioni, dai contributi di storia dell’arte di Claudio Strinati, a cui si affiancheranno le anteprime del passato di Andreas M. Steiner e le introduzioni di Massimiliano Ghilardi.
Si inizia il 19 gennaio con gli interventi del professore Maurizio Bettini su Cicerone, Antigone e “gli aggiogatori di buoi” e della professoressa Giovannella Cresci sul tema Antonio al funerale di Cesare: nuove strategie di comunicazione politica, mentre la scrittrice Annarosa Mattei, approfondisce la figura di Cristina di Svezia, il mito della regalità e il culto dell’antico; conclude Claudio Strinati con un approfondimento su Gian Lorenzo Bernini, Tomba di Matilde di Canossa, San Pietro.
Si prosegue il 26 gennaio con i contributi dei professori Giovanni Brizzi su Imperium. Il potere a Roma, Paolo Carafa su La città rinasce dalle ceneri. Il volto di Roma da Nerone a Domiziano e Monica Centanni su Augusto e il rex nemorensis: politica religiosa e propaganda politica; infine, Strinati con Alma-Tadema, Claudio proclamato imperatore (1867).
Il 2 febbraio è la volta del Direttore del parco archeologico di Ostia antica, Alessandro D’Alessio, impegnato sul tema Spazi degli dèi, spazi degli uomini. Forme, funzioni e paesaggi(o) nei grandi santuari a terrazza italici, mentre la professoressa Francesca Rohr interviene su I figli del nemico, strumenti inediti del governo di Augusto e la scrittrice Dacia Maraini affronta l’argomento Donne di carattere nella prima età cristiana; chiude la riflessione di Strinati con Poussin, Et in Arcadia ego.
Il 16 febbraio il professore Ivano Dionigi indaga Seneca e il destino dell’uomo, a cui si affiancano gli interventi del Direttore generale Musei MIC Massimo Osanna con Il mondo nascosto di Pompei, del professore Livio Zerbini con Caligola: la follia al potere e del giornalista e scrittore Aldo Cazzullo con Un ingrandimento sul rapporto tra Virgilio e Dante; a concludere l’incontro Strinati con Gustave Doré, Dante e Virgilio nel nono cerchio.
Il 9 marzo in programma i contributi del professore Umberto Roberto sul tema In difesa di un mondo: la strenua lotta di Diocleziano per la salvezza dell’Impero Romano, e della professoressa Lucrezia Spera con I grandi cantieri imperiali e la nascita della Roma cristiana, mentre il professore Fabio Pierangeli riflette sull’universo di Candore, spiritualità, giustizia. Spunti da Pirandello; infine, Strinati illustrerà Gli affreschi dell’Oratorio di San Silvestro ai Santi Quattro Coronati in Roma.
Il 23 marzo l’incontro prevede gli interventi di Massimiliano Ghilardi su Il Giubileo del 1600 e la riscoperta delle antichità paleocristiane, l’approfondimento del professore Arnaldo Marcone su Giuliano, un imperatore tardoantico e il contributo di storia dell’arte di Angela Scilimati su Perché ero sacrilego e ora sono un mistico. Salvador Dalì e la ricerca dell’immortalità attraverso l’arte, mentre lo scrittore Paolo Di Paolo ritrae il Posto ideale per vedere se tutto finisce. Vidal, Fellini, l’eternità a Roma; chiude Strinati con Pietro da Cortona, Il ratto delle Sabine (Musei Capitolini, Roma).
L’ultimo incontro del 30 marzo ha per protagonisti Mariarosaria Barbera, già Soprintendente Statale e Direttore del Parco archeologico di Ostia antica, sul tema Donne e violenze di guerra. Uno sguardo sull’età antica, e Massimo Cacciari, filosofo, saggista e politico, con una riflessione su Antigone oggi; conclude Strinati con la Deposizione di Rosso Fiorentino a Volterra.