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Quarticciolo, assemblea popolare organizza corteo per la difesa del quartiere

Roma –  Il 23 dicembre il governo Meloni ha approvato un decreto che individua sei periferie in Italia in cui esportare il cosiddetto “modello Caivano”. Tra i quartieri inseriti nel decreto c’è anche Quarticciolo. Lo spiega il comitato per il pratone di Torre Spaccata in una nota social che cosi prosegue:
“Il decreto prevede di stanziare a Quarticciolo ingenti fondi e di avere un Commissario straordinario a cui è affidato il compito di individuare gli interventi strutturali necessari, che prevedono anche sgomberi e polizia.
In questi anni le attività portate avanti dalle persone che vivono e frequentano Quarticciolo e il palazzo dell’ex questura hanno fatto sì che ci fosse una riappropriazione degli spazi e che si mantenessero nel quartiere luoghi liberi dall’abbandono.
Sgomberare luoghi come l’ex questura di via Ostuni significa cancellare queste esperienze e non tenere conto di quello che quotidianamente viene fatto da chi quel territorio lo vive.
Abbiamo avuto modo in questi anni di condividere con Quarticciolo tanti momenti e lotte, dal progetto di un romanzo territoriale, il Romanzo del Pratone scritto dalla scuola Rugantino di Torre Spaccata e stampato nella Microstamperia di Quarticciolo, che ha attraversato i nostri due quartieri, alle assemblee all’interno del percorso verso il 25 aprile, agli incontri con i movimenti ecologisti italiani ed europei, ai cortei, ai banchetti, alle iniziative in rete.
E da Quarticciolo abbiamo sentito sempre supporto e solidarietà per il Pratone.
Da quartiere a quartiere, siamo convintɜ che la risposta alle questioni che riguardano i territori arrivino dalle comunità e dalle persone che li abitano, non da provvedimenti calati dall’alto. Ascoltarci e coinvolgerci deve essere il primo imprescindibile punto da cui partire. Tutto il resto è solo propaganda e pugno duro, ed è destinato a fallire.
Eravamo in tantissimɜ sabato 18 gennaio in assemblea pubblica a Quarticciolo e saremo in tantissimɜ il 1 marzo in corteo, per difendere Quarticciolo e un’alternativa di società, costruita dal basso e dai quartieri che si rivendicano e si autodeterminano, insieme.”