ANZIO – La commissione Lavori pubblici, mobilità, trasporti del Consiglio regionale, presieduta da Cosmo Mitrano, ha svolto due audizioni.
Nella prima si è discusso della sicurezza della navigazione nel canale di accesso del porto di Anzio.
L’audizione è stata chiesta da Michela Califano (Pd): “Si tratta di un problema che viene da lontano – ha spiegato – il porto di Anzio è da sempre soggetto a insabbiamento. Un fatto che mete a rischio la pesca e anche il collegamento con le isole pontine, in vista nuova stagione. Serve una risposta immediata, ma anche una risposta di medio lungo termine, a carattere strutturale”.
Secondo Mitrano “la Regione deve sostenere il settore della pesca, essenziale nella blu economy”.
A fare il punto sulla situazione ha pensato il sindaco di Anzio, Aurelio Lo Fazio, che ha spiegato di aver “trovato ampia disponibilità da parte dell’assessore Ciacciarelli, dobbiamo agire tutti insieme. L’assessore ha dato la disponibilità a mettere in campo un finanziamento di 800mila euro e ad attivare un tavolo tecnico per studiare soluzioni più strutturali”.
Soluzione che, secondo Lorenzo Giovannone comandante della Guardia costiera locale e secondo le cooperative dei pescatori, rappresentate da Domenico Spina e Antonio Grillo, non può che essere quello della presenza stabile di una draga che si occupi di tutti i porti della zona che hanno problemi simili.
Attualmente, ha precisato Giovannone, il porto non è sicuro né per le imbarcazioni da pesca più grandi né tantomeno per quelle che garantiscono i collegamenti con Ponza.
Nazzareno Neri (Noi moderati) e Massimiliano Valeriani (Pd) hanno puntato sull’esigenza della programmazione degli interventi, per evitare le urgenze continue. In conclusione Califano ha parlato della necessità di rivedere il Piano della portualità, anche in base alle criticità presenti.
La seconda audizione, invece, ha riguardato le condizioni di lavoro nelle società che hanno in appalto da Trenitalia e Rfi i servizi ausiliari (dalle pulizie di treni e stazioni al catering). Secondo Marino Masucci (Fit Cisl) e Daniele Marciano (Filt Cgil) si tratta di “appalti fatti con la formula del massimo ribasso, i costi costi vengono poi fatti pagare ai lavoratori con un ricorso massiccio agli ammortizzatori sociali e riduzioni salariali”. Per Armando Valiani (Ugl) “bisogna affermare un metodo: tutte le aziende che hanno un appalto nella Regione devono avere al centro i lavoratori e la qualità del lavoro”.
Il presidente Mitrano ha fatto presente che Rfi e Trenitalia hanno declinato l’invito all’audizione “perché secondo loro si tratta di questioni sensibili, che riguardano rapporti contrattuali con le aziende appaltatrici e quindi hanno chiesto di svolgere un confronto con la Giunta”.
L’assessore al Lavoro, Giuseppe Schiboni e quello ai Trasporti Fabrizio Ghera hanno concordato sull’esigenza di “un tavolo tecnico per affrontare la questione e garantire la tutela dei lavoratori”.
Secondo Valeriani “il comportamento Rfi e Trenitalia è inaccettabile, si tratta di un contratto di servizio finanziato da noi, sono due aziende interamente pubbliche, non possono rifiutare il confronto con la commissione consiliare”.