Roma – Tra gli eventi ideati nell’ambito di 8 marzo sempre, si è svolta nella Sala della Protomoteca la tavola rotonda Codice Rosso contro la violenza sulle donne, organizzata dalla Polizia Locale di Roma Capitale.
L’iniziativa è servita per aprire una nuova riflessione sul triste fenomeno della violenza di genere che, purtroppo, continua a registrare numeri drammatici. Moderata dal Comandante della Polizia Locale di Roma Capitale Mario De Sclavis, la tavola rotonda è stata aperta dalla Presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli, e ha visto la partecipazione del Sindaco Roberto Gualtieri, dell’Assessora alle Attività Produttive e Pari Opportunità Monica Lucarelli e dell’Assessora al Personale, Polizia locale, Enti locali, Sicurezza urbana, Università della Regione Lazio Luisa Regimenti.
Per “Codice Rosso” si intende la legge n.69 del 19 luglio 2019 che rafforza la tutela di tutti coloro che subiscono violenze, per atti persecutori e maltrattamenti.
“Questo incontro si pone come punto di inizio per realizzare una più solida rete di cooperazione permanente tra tutti i soggetti impegnati ogni giorno nelle azioni di sostegno alle vittime di violenza” ha sottolineato il Comandante Mario De Sclavis. “La Polizia Locale dovrà inserirsi in questa rete sempre più come protagonista, per dare il giusto supporto alle persone fragili e vittime di maltrattamenti e atti persecutori – ha aggiunto -. Solo nell’ultimo biennio, abbiamo seguito più di 200 casi di reati legati al Codice Rosso, ma occorre una costante collaborazione tra più parti affinché si possa rafforzare un sistema per la tutela delle vittime di violenza. Il confronto di oggi rappresenta un passaggio fondamentale e propedeutico per dare avvio ad una prossima fase di formazione specifica, per consentire al personale di Polizia Locale, impegnato sempre più spesso in attività che implicano la tutela di persone fragili, di consolidare la propria azione“.
Tra i relatori Antonio Calaresu del Ministero della Giustizia, già compenente del gruppo magistrati violenza di genere, che ha spiegato il raccordo operativo tra Procura e operanti del Codice Rosso; Vincenza Saltarelli, Avvocato analista giudiziaria, che ha condiviso un’analisi degli errori giudiziari sulla scena del crimine di violenza di genere; Raffaella Rinaldi, che ha approfondito l’aspetto medico legale nel Codice Rosso; Micaela Cacciapuoti, responsabile di Codice Rosa, che ha portatto l’attenzione sul percorso giudiziario, sanitario, psicologico e della tutela sulle donne e sui minori vittime di violenza.
I partecipanti alla tavola rotonda hanno potuto inoltre ascoltare la difficile testimonianza di una donna che, grazie anche al sostegno e alla presenza della polizia locale, è riuscita a venire fuori da una drammatica situazione di abusi.
“La violenza sulle donne è un’emergenza nazionale e anche per Roma, per questo siamo impegnati su tutti i fronti. Oggi abbiamo avuto tante testimonianze dell’impegno della Polizia di Roma Capitale che è vicina alle donne vittime di violenza, non solo raccogliendo denunce, ma sostenendole e aiutandole a uscire da un incubo e spesso salvando loro la vita – ha dichiarato Gualtieri -. Il presidio di sicurezza sul territorio non è sufficiente e serve lavorare su tutti i fronti: aumentare, come stiamo facendo, i centri antiviolenza; lavorare sulla dimensione culturale“.
“Dobbiamo fare in modo che Roma sia sempre più una città in cui le donne si sentono libere, sicure e protagoniste. Aiutarle è un nostro dovere e nostro compito – ha concluso il Sindaco.
“Parlare di contrasto alla violenza contro le donne va fatto ogni giorno, non solo in occasione della Giornata internazionale del 25 novembre o dell’8 marzo; – ha sottolineato l’Assessora Lucarelli – se lasciamo il confronto a soli due giorni rischiamo di non riuscire a portare un reale cambiamento nel contrastare il fenomeno“. Lucarelli ha dunque ricordato l’impegno di Roma Capitale nel trovare fondi con i quali dotare ogni Municipio di centri antiviolenza, in collaborazione con le associazioni. “La presa in carico della donna vittima di violenza non basta – ha dichiarato ancora l’Assessora – dobbiamo continuare a lavorare sulla prevenzione con una formazione delle nuove generazioni che demolisca gli stereotipi di genere che alimentano il fenomeno”.