Carsoli – Si è svolta nel pomeriggio di Ognissanti la Santa Messa per la commemorazione dei defunti a Carsoli. La celebrazione liturgica è stata allestita direttamente nel cortile interno del nuovo cimitero, dove è stato installato l’altare in muratura che proviene dalla cappella delle Suore (vecchio asilo Regina Elena andato poi in demolizione). Il Parroco don Roberto Cristofaro ha voluto anticipare il ricordo per i defunti ad un giorno festivo proprio per consentire una partecipazione più intensa e di maggior raccoglimento. Le miti temperature e la splendida giornata novembrina hanno consentito dunque a tanta gente di potersi raccogliere insieme e stringersi in un unica preghiera nel luogo sacro ove riposano le salme dei nostri cari che ci hanno preceduto. “Questo è il luogo – ha affermato don Roberto nella sua omelia – ove deve aumentare la fede in Dio, e dobbiamo considerare il cimitero come un luogo di preghiera e non solo di ricordo. Che questa sia l’occasione per ricordarci di mettere in pratica gli insegnamenti delle persone che ci mancano, ma la morte è solo apparente, ogni defunto esiste nella vita del Signore. La morte ci stacca dalle sofferenze del mondo, dalle malattie per unirci a Cristo nella sua fede. Questo è un luogo di passaggio nel quale oggi rivolgiamo la nostra preghiera ai Santi che pregano per noi. Domandiamoci dunque come è la nostra vita e cerchiamo di mettere in pratica i consigli e le raccomandazioni di chi ci ha preceduto. Offriamo l’indulgenza Giubilare, per dare sollievo alle anime e affinchè possano contemplare il Signore nella pace eterna”.
n.d.d.r. Abbiamo voluto documentare questa celebrazione poichè anche con i nostri mezzi di informazione, i social media, nel web c’è il dovere di ricordare e commemorare. Ogni famiglia, ognuno di noi sente forte l’assenza di persone che ci hanno preceduto. Vuoti che non si colmeranno mai completamente, c’è solo spazio per la ragione, per la preghiera e per la fede. Non vi sono purtroppo altre risposte. Il Cimitero, questo luogo sacro, dove riposano i corpi di persone che come noi hanno vissuto, che hanno fatto parte integrante delle nostre comunità, deve uscire anche nei veicoli di informazione, poichè la vita va rappresentata in tutti i suoi aspetti, anche quelli purtroppo così tristi. E’ attraverso questa consapevolezza, che abbiamo il dovere di portare avanti i valori della solidarietà e dell’aiuto reciproco, non dimenticando mai quei sorrisi e quegli abbracci, quei consigli di chi ora dorme nel sonno eterno. Nessun uomo muore completamente finchè qualcuno ne ricorda il suo nome. Preghiamo affinchè nella fede quanti soffrono per la perdita delle persone care, possano trovare un pò di consolazione. R.I.P. @danieleimperiale (ad maiorem Dei Gloriam 2016)
