L’Aquila. L’Abruzzo è sconvolto e sotto shock per la cruenta tragedia che si è consumata nella giornata di ieri all’Aquila. Stando a prime ricostruzioni il professore Stefano Lanciani, 60 anni dell’Aquila è morto in seguito ad una violenta lite scaturita con il proprio fratello. Docente in due istituti superiori aquilani, il professore era molto benvoluto in città.
Alla base della lite ci sarebbero questioni legate all’eredità lasciata dal padre, scomparso l’anno scorso. I due fratelli, originari di Tivoli, vivevano da anni all’Aquila. La tragedia si è consumata nella zona di Pettino. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il fratello minore avrebbe investito e ucciso con l’auto il fratello dopo un violento scontro in strada in via Peltuinum.
Stefano Lanciani è stato trasportato nel vicino ospedale San Salvatore in condizioni disperate. Poco dopo, i medici hanno dovuto constatarne il decesso. Il pm Roberta D’Avolio ha disposto l’autopsia. La vittima era molto nota in città, era un perito tecnico che lavorava come insegnante in due scuole superiori, l’Istituto tecnico industriale Amedeo d’Aosta e l’Ipsiasar Leonardo Da Vinci. “La comunità scolastica del D’Aosta, attonita, piange la morte del professor Stefano Lanciani e stringe la moglie Marinella e i familiari tutti in un abbraccio commosso”. E’ il toccante messaggio dei colleghi e del dirigente dell’Istituto Amedeo D’Aosta. Stefano Lanciani lascia la moglie e un figlio.