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Campo Imperatore: La storia della “Piccola Tibet” d’Abruzzo

Nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, a oltre 2.100 metri di altitudine, si estende l’altopiano di Campo Imperatore, spesso definito la “Piccola Tibet” per la sua vastità e la suggestiva somiglianza con i paesaggi himalayani. Ma questo luogo non è solo un gioiello naturalistico: è anche una località sciistica storica e un sito carico di significato culturale e politico.

La storia moderna di Campo Imperatore come località turistica inizia negli anni ’30 del Novecento. Nel 1934 viene inaugurato il Rifugio di Campo Imperatore, all’epoca uno dei più alti d’Italia, punto di riferimento per escursionisti, alpinisti e sciatori. Solo tre anni dopo, nel 1937, venne costruita la funivia del Gran Sasso, una delle prime in Italia, che collegava Fonte Cerreto (a quota 1.100 m) con l’altopiano. Un’impresa ingegneristica notevole, che aprì la strada allo sviluppo del turismo montano in Abruzzo.

Campo Imperatore non è solo natura e sport: è anche luogo della memoria storica italiana. Dopo la caduta del fascismo, Benito Mussolini venne fatto prigioniero dal governo Badoglio e confinato proprio all’Hotel Campo Imperatore, un imponente edificio in stile razionalista che ancora oggi domina la piana. La prigionia durò dal 28 agosto al 12 settembre 1943, quando fu liberato dai paracadutisti tedeschi durante l’Operazione Quercia, un audace blitz che segnò una svolta nella Seconda Guerra Mondiale. L’albergo è tuttora visitabile e conserva arredi e documenti legati a quegli eventi.

Campo Imperatore è la più antica stazione sciistica degli Appennini. Dagli anni ’50 in poi, la zona ha conosciuto un crescente sviluppo delle attività invernali, diventando un punto di riferimento per gli sciatori del centro Italia. Le piste si snodano tra i 2.100 e i 2.200 metri, offrendo discese tecniche, panorami spettacolari e condizioni spesso ottimali grazie alla quota elevata.

Negli anni ’60 e ’70, lo sci divenne sempre più popolare, e Campo Imperatore ospitò competizioni e ritiri di squadre nazionali. La stazione ha mantenuto nel tempo un fascino “vintage”, legato anche alla sua atmosfera spartana e autentica, ben diversa da quella delle grandi località alpine.

Nonostante momenti di crisi, come la chiusura prolungata della funivia per manutenzioni o gli inverni poco nevosi, Campo Imperatore continua a essere un luogo iconico per l’Abruzzo. Oggi è meta non solo di sciatori, ma anche di escursionisti, ciclisti, astrofili (grazie all’osservatorio astronomico) e appassionati di storia.

La combinazione di bellezza naturale, sport, storia e cultura rende Campo Imperatore un luogo unico, simbolo dell’identità montana dell’Abruzzo e della resilienza delle sue comunità.