La pastiera napoletana è molto più di un dolce: è un simbolo di rinascita, una celebrazione dei sapori della primavera e una delle colonne portanti della tradizione gastronomica partenopea. Preparata soprattutto durante la Settimana Santa e gustata la domenica di Pasqua, ha origini antiche e una storia che mescola fede, mito e cultura popolare.
Origini e Storia
Secondo la leggenda, la pastiera nasce in tempi precristiani come offerta alle divinità della fertilità. Gli ingredienti – grano, ricotta, uova, fiori d’arancio – sono tutti simboli di abbondanza e rinascita. La versione che conosciamo oggi si sarebbe però consolidata nei conventi napoletani, in particolare quello di San Gregorio Armeno, dove le suore la preparavano durante la Settimana Santa.
Fu proprio a Napoli, città in cui la religiosità si fonde da secoli con l’arte culinaria, che la pastiera divenne il dolce ufficiale della Pasqua, amata da nobili e popolani. Addirittura, si narra che la regina Maria Teresa d’Austria, consorte di Ferdinando II di Borbone, sorrisero per la prima volta dopo averne assaggiato una fetta, guadagnandole il soprannome di “la Regina che sorride solo con la pastiera”.
Ricetta Tradizionale della Pastiera Napoletana
Ingredienti (per una teglia da 28-30 cm)
Per la pasta frolla:
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500 g di farina 00
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200 g di zucchero
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200 g di burro (o strutto, per la versione più tradizionale)
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3 uova (2 intere + 1 tuorlo)
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Scorza grattugiata di 1 limone
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Un pizzico di sale
Per il ripieno:
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580 g di grano cotto (1 barattolo)
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200 ml di latte intero
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30 g di burro
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Scorza di 1 limone
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500 g di ricotta di pecora (o metà pecora e metà vaccina)
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400 g di zucchero
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5 uova intere + 2 tuorli
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1 fialetta di fiori d’arancio
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1 cucchiaino di cannella
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Scorza grattugiata di 1 arancia
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100 g di canditi (cubetti di cedro e arancia)
Procedimento
1. Preparare la pasta frolla:
Disponi la farina a fontana, unisci lo zucchero, il burro a pezzetti, le uova, il sale e la scorza di limone. Impasta velocemente fino a ottenere un panetto omogeneo. Avvolgilo nella pellicola e lascialo riposare in frigo per almeno 1 ora.
2. Cuocere il grano:
In un pentolino, fai cuocere il grano con il latte, il burro e la scorza di limone a fuoco basso per circa 10-15 minuti, mescolando di continuo, finché il composto non diventa cremoso. Lascia raffreddare completamente.
3. Preparare la crema di ricotta:
Setaccia la ricotta e lavorala con lo zucchero fino a ottenere una crema liscia. Aggiungi le uova, i tuorli, la cannella, la scorza d’arancia, i fiori d’arancio e i canditi. Infine, incorpora il grano cotto ormai freddo.
4. Assemblaggio:
Stendi la pasta frolla e rivesti una teglia precedentemente imburrata. Versa il ripieno livellando bene la superficie. Con la frolla avanzata crea delle strisce e disponile a grata sopra il ripieno.
5. Cottura:
Inforna a 160°C (forno statico) per circa 80-90 minuti. La pastiera sarà pronta quando la superficie sarà dorata e si formerà una leggera crosticina. Una volta cotta, lasciala raffreddare completamente e poi riposare almeno 24 ore prima di gustarla: è fondamentale per permettere ai sapori di armonizzarsi.
Consigli Finali
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La pastiera migliora col passare del tempo: il secondo o terzo giorno è perfetta.
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È possibile conservarla a temperatura ambiente (coperta) per 3-4 giorni, oppure in frigo per una settimana.
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Spolverizza con zucchero a velo solo al momento di servire.
La pastiera napoletana non è solo un dolce: è una tradizione che si tramanda di generazione in generazione, un profumo che invade le case e le strade durante la Pasqua, un abbraccio avvolgente fatto di storia e gusto. Prepararla è un atto d’amore per Napoli e per la sua cultura senza tempo.