Tivoli – “Bocciata la mozione per la tutela del territorio di Tivoli e limitrofi in merito alla variante autostradale A24.” Lo rende noto il Partito democratico di Tivoli nella seguente nota:
“La Giunta Innocenzi nella giornata di ieri ha bocciato la nostra mozione, presentata insieme ai rappresentanti di 48 piazze, per la tutela del nostri territori in merito alla variante autostradale A24.
Cosa è successo?
In data 26 ottobre 2016, la società Strada dei Parchi S.p.A. concessionaria delle autostrada A24 e A25, ha elaborato un progetto di variante autostradale per l’adeguamento infrastrutturale previsto dalla Legge Finanziaria 2013. E il 29 ottobre 2024, la società InfraEngineering S.r.l incaricata della progettazione, ha comunicato al Comune di Tivoli l’avvio delle indagini geognostiche per l’ampliamento dell’ Autostrada A24 Roma-L’Aquila. Indagini avviate il 1° dicembre 2024 su 12 particelle catastali del territorio di Tivoli. Le indagini sembrano riferirsi però ad un tracciato differente rispetto a quello presentato nel progetto del 2016, prevedendo nuovi viadotti e gallerie che altererebbero in modo significativo il percorso originario dell’A24. In particolare, una delle gallerie previste è in prossimità della località Pomata.
Con questa mozione volevamo difendere con forza la bellezza e il valore del nostro territorio dall’impatto di un progetto che potrebbe compromettere ambiente, patrimonio archeologico e attività agricole locali. In particolare si chiedevano:
Chiarimenti puntali e trasparenti da Strada dei Parchi S.p.A., Regione Lazio e Ministero delle Infrastrutture.
Un netto “no” da parte dell’amministrazione a tracciati che mettano a rischio l’equilibrio del nostro paesaggio e la qualità della vita dei cittadini.
Studi approfonditi sugli impatti ambientali e l’analisi di soluzioni alternative.
Assemblee pubbliche per informare e coinvolgere chi vive e ama questo territorio.
Una collaborazione concreta tra Comuni e associazioni per un’azione condivisa.
Ma a quanto pare la Giunta guidata dal centrodestra preferisce voltare le spalle, ancora una volta, alle esigenze della cittadinanza mettendo a rischio il nostro patrimonio naturalistico.”