Carsoli – Dal Consigliere Domenico D’Antonio riceviamo ed integralmente pubblichiamo: “In questi giorni abbiamo assistito a dei botta e risposta tra lo scrittore Tullio Lucidi ed il Sindaco Nazzarro, relativamente alla candidatura di quest’ultima alle elezioni politiche 2018. Volutamente siamo rimasti fuori dalla polemica perché prettamente politica e riguardante questioni interne al gruppo del Partito Democratico. Nella discussione degli ultimi giorni, però, è emerso un fatto nuovo che i giornali locali hanno cercato di minimizzare ed offuscare rivisitando ed aggiustando i comunicati e diffondendo, parzialmente e non integralmente, le dichiarazioni, contravvenendo all’art. 2 del Testo unico dei doveri del giornalista che parladi diffusione di ogni dato“con la maggiore accuratezza possibile”, confondendo e sviando il lettore dall’argomento principale e mortificando il diritto alla giusta, corretta e completa informazione.
Il punto centrale ed interessante è questo: è vero o non è vero che il Sindaco Nazzarro ha fatto pressioni al responsabile di Cavalierenews per far rimuovere l’articolo del signor Lucidi del 6 marzo intitolato “IL VANEGGIARE DEGLI SCONFITTI”?
L’articolo che già nella sera del giorno martedì 6, dopo poco la sua pubblicazione, aveva ottenuto oltre 5.000 visualizzazioni, all’improvviso ed immotivatamente e stranamente, la mattina del mercoledì 7, veniva rimosso e ritirato.
Il motivo del ritiro, secondo quanto affermato dallo stesso Lucidi in un comunicato che, strano anche questo, non è stato immediatamente pubblicato dai giornali locali ma dal “Faro 24”, risiederebbe nel fatto che “il Sindaco di Carsoli, Velia Nazzarro, ha fatto pesanti pressioni perché l’articolo fosse tolto dal giornale, minacciando querele contro lo stesso giornale, il suo Direttore e quant’altro. Per evitare problemi il Direttore è stato di fatto costretto a togliere l’articolo”.
Se ciò corrispondesse alla realtà sarebbe un fatto gravissimo che andrebbe assolutamente stigmatizzato in quanto mina le basi della democrazia, la libertà di informazione e di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. Fatto, oltretutto, riprovevole qualora commesso da un appartenente alla lista Bonino da sempre impegnata nella battaglia per la difesa delle libertà e dei diritti civili.
La risposta del Sindaco è stata che si trattava “solo di fake news” e che non aveva fatto “alcuna pressione ai giornali per costringerli a rimuovere articoli” e che, comunque, “di questa accusa diffamatoria, come di altre ce ne occuperemo però nelle sedi opportune”.
Questa modalità comportamentale tesa a minacciare querele è, del resto, stata riscontrata anche in altre situazioni come, ad esempio, sulla questione dell’ordinanza di chiusura di via Cotarda a Pietrasecca, dove il Sindaco Nazzarro minacciò di querelare il giornale “Terre marsicane” per aver pubblicato un video che la ritraeva senza la sua espressa autorizzazione.
Ritengo a questo punto che sia necessario che il Sindaco Nazzarro dia seguito alla querela proprio per allontanare qualsiasi minimo sospetto di un comportamento riprovevole e censorio della libertà di informazione anche perché in tale sede si potrebbe appurare dai tracciati telefonici se ci sono stati contatti tra il responsabile di detto “sito amatoriale” ed il Sindaco e/o altri appartenenti alla sua amministrazione dopo la pubblicazione dell’articolo del sig. Lucidi ed immediatamente prima della sua rimozione.”