Numerosi interventi medici nel carseolano per la rimozione delle zecche. I consigli per chi ne è colpito
Carsoli – In questi ultimi giorni, nonostante gli interventi di disinfestazione, si stanno riscontrando numerosi casi di invasione di zecche. Nei posti più imprensati, in un attimo si può esserne vittima inconsapevole. Nel carseolano molte persone sono dovute ricorrere all’intervento dei medici di famiglia o nei casi più gravi nei Pronto Soccorso, per fronteggiare una situazione che può essere preludio ad un serio pericolo. In diversi casi i medici si sono dotati di benzina, antico rimedio che soffoca l’animaletto e lo rende quindi più innocuo e facilmente rimovibile. Quindi questi i consigli da seguire:
- Rimuoverla il più presto possibile. Più il parassita rimane attaccato al corpo umano più aumenta il rischio di contagio. Dato che l’operazione non è semplice se non di dispone di apposite pinzette è bene rivolgersi alla guardia medica di zona.
- Subito dopo la rimozione disinfettare bene la parte. Non fatelo prima, perchè la zecca potrebbe rigurgitare e aumentare la possibilità di contagio.
- Controllare bene la zona. Se nei giorni successivi alla rimozione appare una macchia a bersaglio (cerchi concentrici rossi e bianchi) potrebbe essere legata alla malattia di Lyme. L’origine del nome della malattia si riferisce alla cittadina di Lyme, nel Connecticut, dove si verificò un’epidemia di questo male, segnalata a partire dal 1975, che si manifestò con un misterioso aumento dei casi di artrite, soprattutto infantile.
- Annotare la data di rimozione e tenere sotto controllo possibili sintomi. Fate caso a febbre, mal di testa, dolori particolari ed altri possibili sintomi per 40 giorni. Dopo questa scadenza se vorrete approfondire potrete effettuare delle analisi del sangue, anche se probabilmente se non avete avuto problemi il pericolo è scampato.