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La storia di Raffaele Manari, grande compositore carseolano di musica sacra

Carsoli – La storia di Monsignor Raffaele Manari è quella di un grande compositore di musica sacra. Nella sua breve vita ebbe modo di dare lustro alla Città di Carsoli dove era nato nel 1887. Fu sacerdote ed apprezzato organista.

Trasferitosi a Roma, studiò nel seminario vaticano prendendo lezioni private da Remigio Renzi; nel 1913 conseguì il diploma al Liceo Musicale “S. Cecilia” di Roma. Subito fu incaricato di insegnare organo complementare e legislazione ecclesiastica presso la Scuola Superiore di Musica Sacra, divenendo titolare dopo la pausa della guerra. Dalla sua scuola uscirono, tra gli altri, F. Vignanelli, F. Germani, A. Volpi.
E’ noto il suo interesse per la ricerca sulle musiche “storiche”, come pure l’apporto fondamentale nel definire la fisionomia dell’organo moderno. Fu grande il suo ruolo nell’Adunanza di Trento nel 1930.
Progettò il grande organo per la Scuola Superiore di Musica Sacra e lo inaugurò il 22 marzo 1933 poco prima di morire nella città eterna. Scrisse poco e solo per il concerto. Merita di essere dunque ricordato. In suo onore è stato fondato anni or sono anche uno studio ricerche di cui è presidente Enzo Lucarelli. La municipalità di Carsoli ebbe a tributargli, su proposta dello stesso, una intitolazione della centralissima piazzetta che affaccia su via Roma nota come piazzetta dell’edicola, ma da tempo Piazzetta Raffaele Manari.