Borghi della Valle Aniene, l’affascinante Marano Equo con lo sguardo sulla catena dei Monti Simbruini
Le famose sorgenti (purtroppo ancora chiuse), tanta storia rendono affascinante il borgo per eccellenza della Valle Aniene
La Valle dell’Aniene è piena di borghi stupendi, tra i quali: Marano Equo. Conosciuto fin dall’antichità per la qualità e quantità delle sue sorgenti; ed è grazie all’acqua e alla vegetazione lussureggiante che il borgo, alle pendici dei Monti Ruffi, assume quella caratteristica di luogo tranquillo e ristoratore con cui da sempre accoglie i visitatori. (Da oltre un anno però le sorgenti sono chiuse, e ciò ha causato molte ripercussioni negative per questa realtà).
Di fronte a Marano si erge l’imponente catena dei Simbruini da cui si distinguono il Monte Calvo e Monte Livata; alle spalle i Monti Ruffi nonostante le altitudini modeste offrono la possibilità di splendidi itinerari, in buona parte realizzati dall’Associazione Amici dei Monti Ruffi che li promuove con un interessante programma escursionistico. Questa splendida cornice montuosa fa di Marano un luogo incantevole, immerso in boschi di querce e castagni, da cui raggiungere facilmente la Piana del Merro, i ruderi degli antichi castelli fortificati di Rocca Martino e Rocca Suraci, Anticoli Corrado o la vetta del Monte Costasole. Affascinanti sono anche i sentieri di fondovalle che costeggiano l’Aniene o la vecchia ferrovia dismessa Subiaco-Mandela. In questo tratto il fiume rallenta la sua corsa e si offre per piacevoli discese in canoa in totale sicurezza. Numerosissime sono le sorgenti, alcune sono captate dall’ACEA per essere convogliate nell’acquedotto dell’Acqua Marcia che alimenta la capitale, altre offrono ottime acque minerali che possono essere attinte dalla fonte a valle del paese, dove tra salici e pioppi si trovano aree pic-nic con barbecue e un bel sentiero ripario che si snoda sia verso Subiaco che verso Anticoli Corrado da cui arrivare al laghetto solfureo dell’Oriella, dove fare fanghi e bagni di sole.
Molto particolare è il centro storico di Marano Equo con le piccole rue, collegate da passaggi coperti detti “trabucchi” e la piccola Rocca, di cui rimane la base del torrione e alcuni resti inglobati nelle case. La Chiesa di San Biagio del 1422 conserva un altorilievo cinquecentesco raffigurante Sant’Antonio da Padova e un bel quadro del Manente, con il rito dell’ “Unzione della gola”. Altri interessanti affreschi del XV secolo si trovano nel Santuario della Madonna della Quercia, a circa 1 km dal paese, che è annoverato tra i principali Santuari Mariani d’Italia. Intorno al borgo, delle altane naturali, consentono di ammirare uno splendido panorama sulla vallata sublacense che qui si apre tra prati e coltivazioni incorniciate dai boschi, lasciando sullo sfondo Anticoli Corrado, Roviano, Arsoli, Cervara, Agosta e Subiaco. (Aniene Wilderness)