Redazione – Avvenne agli inizi del 900, precisamente con un Regio Decreto del 26 dicembre 1907 giorno di Santo Stefano, la proclamazione della Legge che ebbe a distaccare le frazioni di Oricola e Rocca di Botte dal Comune di Pereto. Una autonomia decisa dal Re Vittorio Emanuele III che caratterizzò in maniera incisiva le due realtà fino ad allora frazioni di Pereto.
Con la proclamazione dell’indipendenza delle due frazioni, nacque la necessità di definire e dividere il patrimonio. Per la suddivisione furono nominati sei commissari: per Pereto, Francesco Vicario e Francesco Sciò, per Oricola, Achille Laurenti ed Alberto Nitoglia, per Rocca di botte, Pio Nocella ed Elia Pietronero.
Nell’anno seguente però i sei commissari non riuscirono a mettersi d’accordo e per questo fu nominato arbitro Fortunato Rostagno, allora sindaco di Pereto. A fronte di un accordo non raggiunto tra i commissari e l’arbitro, il Prefetto di L’Aquila affidò l’incarico al commissario prefettizio, avvocato Samuele Pugliese. L’avvocato Pugliese si avvalse dell’analisi fatta dall’ingegner Ludovico Torchi dell’Ufficio del Catasto, nominato anche esso dalla Prefettura,
per la delimitazione e suddivisione territoriale dei tre comuni, sia tra di loro che dai comuni adiacenti.