Subiaco – Un fine settimana non comune quello di metà settembre a Subiaco. Il clima tipicamente estivo, e la promozione territoriale portata avanti dal Comune e dai media ha avuto i suoi effetti. Bellezze, luoghi sacri da visitare, la riscoperta del Laghetto di San Benedetto. Un boom di turisti che ha mandato in tilt il traffico sublacense partendo dal centro e fino a tutta la zona dei monasteri. Letteralmente bloccate le auto per il grande afflusso.
E così nei giorni seguenti ci si interroga sugli effetti di questo turismo che porta l’attenzione su un territorio che la merita tutta per una molteplicità di elementi. Ma il tilt del traffico è stato oggetto anche di critiche e precisazioni come quella di Emanuele Rocchi, consigliere comunale della Lega a Subiaco che scrive:
“La premessa è d’obbligo: sono assolutamente entusiasta del flusso di turisti che a migliaia si stanno riversando sul nostro territorio, vedere le strade di Subiaco mosse da un gran fervore ci rende orgogliosi! Riconosco i numerosi meriti all’amministrazione comunale per i risultati ottenuti, non ho alcun problema ad ammetterlo, ma ai cittadini di Subiaco (più nel dettaglio nei confronti dei turisti) va messo a disposizione ogni tipo di servizio, anche alla luce di quanto accaduto oggi presso Via dei Monasteri-laghetto di San benedetto che è a dir poco inaccettabile!!!
Faccio un piccolo resoconto di quanto accaduto: Da circa un anno ci sono due ordinanze che hanno l’obiettivo di contrastare il flusso di auto e persone sulla strada che porta nella parte bassa di via dei monasteri e verso la discesa che porta al laghetto.
▪︎La prima (agosto 2018) nei confronti del ponte che risulta tutt’ora inagibile e ciò fu dichiarato dopo un sopralluogo e verifiche preventive da parte del comando dei vigili del fuoco, la polizia locale e l’ufficio tecnico del comune di Subiaco.
▪︎La seconda (dicembre 2018) a causa della caduta di enormi massi sulla strada.
Tutto ciò è stato oggetto di un’interrogazione ed un comunicato ufficiale a mia firma e del collega Berteletti.
Le irresponsabilità e le responsabilità amministrative e politiche sono molteplici, si è consentito fino a “ieri” di far transitare macchine e persone dove c’era l’obbligo di non transito e dove non ci era la sicurezza nei confronti dei cittadini.
Non riesco a capacitarmi come non si facciano rispettare le ordinanze emesse dall’ente (vizio sempre più diffuso da questa giunta) e come si possa mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini!
Ma poi è mai possibile che per mettere in sicurezza un tratto di strada ed un ponte di legno ci voglia tutto questo tempo?
E com’è possibile anche e soprattutto in virtù (del comunicato degli amici di Obiettivo Sviluppo di questa settimana dove hanno fatto riemergere la delicatissima situazione) non si è programmato un coordinamento sino dalle primissime ore della giornata odierna per informare i turisti che si dirigevano in quei luoghi che da oggi magicamente l’ordinanza è tornata in vigore?