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Cultura ad Affile, gli organari raccontati da Alessandro Haber

Affile (Rm) – C’è grande attesa per l’appuntamento di Sabato 4 gennaio 2020 alle ore 18.15 presso la suggestiva cornice della Chiesa di Santa Felicita Martire. Il noto attore Alessandro Haber racconta – “Gli Organari di Affile” La storia del Maestro Cesare Catarinozzi e della Famiglia Spadari

L’evento è stato organizzato dall’amministrazione Comunale di Affile e con
Patrocinio della Regione Lazio in collaborazione con l’Associazione Musicale Ernico Simbruina

Cesare Catarinozzi (1660 – 1743)

Famoso e geniale costruttore di organi la cui opera fu fonte di gloria imperitura per il nome di Affile; egli operò principalmente nelle chiese e nelle cattedrali dell’Italia centromeridionale (opere sue sono, tra gli altri, quelli della cattedrale di Santa Scolastica di Subiaco, quello della chiesa di Sant’Anna dei Lombardi a Monteoliveto di Napoli quello monumentale di Montecassino del 1697 e quello della Cattedrale di Anagni, costruito nel 1702). I suoi organi rappresentano degli autentici capolavori dell’arte italiana; per la sua insuperabile maestria fu definito lo “Stradivari dell’organo”. Fu “figlio” d’arte: il capostipite della famiglia affilana, Giuseppe, si formò in gioventù presso la bottega artigiana di Bonifazi Ennio di Cerreto di Spoleto, già celebre costruttore di organi in Roma; dopo averne sposato la figlia, ne rilevò il laboratorio e la nomina a vita di “custode dell’organo di Santa Maria in Aracoeli”, mantenendo tale titolo ininterrottamente dal 1630 al 1654. Tra le sue opere maggiori è da ricordare la costruzione dell’organo della Chiesa di Santa Maria in via Lata a Roma, realizzato nel 1652. Nacque ad Affile nel 1628 e morì a Roma nel novembre del 1684. Ma è con Cesare, nipote di Giuseppe, nato ad Affile in una modesta casetta dei felici nel Rione Poco Luogo, che il nome dei Catarinozzi raggiunse la maggior fama; nonostante i numerosi riconoscimenti, gli elogi, le lodi conseguiti per la sua impareggiabile maestria, restò sempre un uomo umile, riservato nei modi e semplice nel vestire; a questo proposito un aneddoto racconta che, recatosi a Roma per ottemperare alcuni suoi impegni di lavoro, venne dapprima schernito dagli artigiani e committenti romani perché vestito di pelliccione come usava in paese, e fatto viceversa oggetto di interminabili elogi e lodi dopo che, terminata la sua opera espletata con una maestria ed eleganza senza pari, tutti ebbero modo di vedere la sua straordinaria abilità di organista. A lui si deve l’invenzione di un Tonometro che servì e serve da regolatore a tutti i fabbricanti d’Organi d’Europa. Ultimo della dinastia dei celebri costruttori di organi fu Giovanni Catarinozzi, a cui si deve la costruzione dell’organo della Cappella della Cattedrale di Anagni e alla cui scuola si formarono molti allievi, tra i quali gli Spadari e i Gaetani di Affile, attivi e famosi organari fino al 1857. Tale fu la fama raggiunta dalla famiglia Catarinozzi che ancora oggi alcune parti dell’organo vengono chiamate con il loro nome “Registro Principale Catarinozzi”. è da attribuire alla maestria dei Catarinozzi anche l’organo della chiesa parrocchiale di Santa Felicita Martire di Affile del XVII secolo, andato purtroppo perduto negli anni ’50. L’organo che attualmente è possibile ammirare nella chiesa (realizzato nel 1992 con il contributo di tutta la popolazione) è stato rifatto a somiglianza di quello dei celebri costruttori, con la riscoperta delle tecniche e dei materiali usati dai famosi organari affilani ai quali, oltre alla rigorosa fierezza costruttiva degli elementi, si deve anche l’invenzione di un particolare meccanismo detto “tiratutti”, presto imitato ed usato dagli altri costruttori di organi.