Cisl Medici Lazio, l’appello di Cifaldi all’assessore D’Amato: «Metta in sicurezza il personale sanitario»
«I medici e i dirigenti della Cisl Medici Lazio continueranno a dare la massima collaborazione in questa battaglia contro il virus. Lo stiamo facendo al meglio delle nostre possibilità e con grande sacrificio». Così si legge in un comunicato firmato da Luciano Cifaldi, segretario Cisl Medici Lazio e Benedetto Magliozzi, segretario Cisl Medici Roma Capitale/Rieti.
Cifaldi torna a sollecitare l’Assessore alla Sanità Lazio, Alessio D’Amato, sulla necessità di una maggiore tutela per medici e infermieri impegnati quotidianamente in una lotta senza quartiere contro il coronavirus. Il personale medico sta combattendo con «Dispositivi di protezione individuali carenti nel numero e di scarsa efficacia perché non sono DPI FFP2 e/o FFP3, troppo spesso poco più che pannolini». E nonostante questo, sottolinea Cifaldi, continuano a lottare ogni giorno.
«Le Aziende Sanitarie – prosegue Cifaldi – hanno il dovere di garantire le persone malate ma anche il proprio personale che sta vivendo una situazione di grande sovraccarico di lavoro e di stress anche perché seriamente preoccupato di rischiare di ammalarsi o di contagiare i propri familiari». E lancia l’appello a D’Amato: «Assessore, metta in sicurezza il personale sanitario. Ogni medico, ogni infermiere, ogni operatore socio-sanitario che si ammala è un lasciapassare al virus».
Medici, infermieri e personale sanitario sono infatti tra i più contagiati dal Covid-19 nel panorama di una crisi sanitaria che sta mettendo tutti a dura prova. Le percentuali cambiano di giorno in giorno ma i positivi tra il personale sanitario sono circa il 10%.
Il segretario Cifaldi torna a ribadire la necessità di mettere sul tavolo delle priorità la sicurezza del personale sanitario per poter fronteggiare con mezzi adeguati la lotta al coronavirus. «Ed ogni eventuale comportamento non virtuoso da parte di chi dovrebbe applicare i protocolli nelle strutture sanitarie è quantomeno censurabile».
Infine, conclude Cifaldi rivolgendosi all’Assessore D’Amato: «Noi possiamo combattere il contagio del virus stando in prima linea ma non possiamo occuparci anche del contagio che uccide la razionalità ed il buon senso. Vada avanti nel suo lavoro e, nonostante lei non voglia ancora confrontarsi con le organizzazioni sindacali rappresentanti della categoria medica, continueremo ad evitare di assumere posizioni non in linea con le esigenze del momento. Però lei assessore accenda qualche riflettore nei territori del Lazio».