Tivoli – A risentire della recessione economica causata dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 sono senza ombra di dubbio le famiglie più fragili. In questo triste periodo le istituzione stanno avviando procedure per tutelare e sostenere chi riscontra difficoltà nei pagamenti dei canoni di locazione di alloggi, sia di proprietà privata che pubblica.
La Regione Lazio infatti, con proprie risorse, ha previsto un apposito stanziamento economico straordinario una tantum per gli affittuari di appartamenti e alloggi, per tre mensilità dell’anno corrente. La dotazione finanziaria complessiva della Regione Lazio è di 22 milioni di euro e riserva la quota del 55% a Roma Capitale e la restante quota del 45% a tutti i Comuni della Regione.
Anche il Comune di Tivoli recepisce la delibera della Giunta regionale sullo “Stato di emergenza COVID-19. Misure straordinarie riferite al sostegno alla locazione” e pubblica sull’Albo pretorio online l’avviso pubblico per la concessione di contributi straordinari per il pagamento dei canoni di locazione 2020, con i criteri di assegnazione delle risorse e il relativo modulo di domanda per l’accesso ai fondi. Coloro che siano in possesso dei requisiti e che abitano in alloggi sia di proprietà pubblica sia di proprietà privata, in locazione, devono presentare le domande al Comune di Tivoli a partire dalla data di pubblicazione dell’avviso ed entro il termine perentorio del 18 maggio 2020 alle 12.
Tra i requisiti (descritti in modo dettagliato nell’avviso pubblico comunale), ci sono:
1) la titolarità di un contratto di locazione o di assegnazione in locazione. di unità immobiliare ad uso abitativo regolarmente registrato (sono esclusi gli immobili appartenenti alle categorie catastali Al, A8 e A9). Per i contratti di gestori pubblici la titolarità è dimostrata dal pagamento dei canoni;
2) la mancanza di titolarità di diritti di proprietà, usufrutto, uso ed abitazione su alloggio adeguato alle esigenze del nucleo familiare (riferimento alloggio adeguato: art. 20 del Regolamento regionale n. 2/2000 e s. m. e i.) nell’ambito territoriale del Comune di residenza ovvero nell’ambito territoriale del Comune ove domicilia il locatario di alloggio per esigenze di lavoro e di studio. Il presente requisito deve essere posseduto da tutti i componenti il nucleo familiare;
3) non avere ottenuto per l’annualità 2020 indicata nell’avviso, l’attribuzione di altro contributo per il sostegno alla locazione da parte della stessa Regione Lazio, di enti locali, associazioni, fondazioni o altri organismi;
4) reddito complessivo familiare pari o inferiore a 28mila euro lordi per l’anno 2019 e una riduzione superiore al 30% del reddito complessivo del nucleo familiare per cause riconducibili all’emergenza epidemiologica da Covid-19 nel periodo 23 febbraio 2020 – 31 maggio 20201, rispetto allo stesso periodo dell’anno 2019. Tale riduzione potrà essere riferita sia a redditi da lavoro dipendente (riduzione riferita a licenziamento, riduzione orario di lavoro, cassa integrazione, ecc.), sia a redditi di lavoro con contratti non a tempo indeterminato di qualsiasi tipologia, sia a redditi da lavoro autonomo/liberi professionisti (con particolare riferimento alle categorie Ateco la cui attività è sospesa a seguito dei provvedimenti del Governo).
L’ammontare del contributo destinato a ciascun richiedente, nei limiti delle risorse disponibili, è fino ad un massimo del 40% del costo di tre mensilità del contratto di locazione per l’anno 2020.