Ricordi del passato, le vecchie generazioni raccontano – IV appuntamento
Rocca di Botte. Il quarto appuntamento della nostra rubrica “Ricordi del passato, le vecchie generazioni raccontano” è dedicato ai racconti di una carissima signora cresciuta a Camerata Nuova ma che oggi vive a Rocca di Botte; Antonietta Piloca che ci ha parlato dei bei momenti vissuti tra merletti, uncinetto e tanto altro…
“Fino a pochi anni fa le nonne, le mamme e le zie dedicavano molto tempo alla creazione di asciugamani, tovaglie, lenzuola, trapunte e tanto altro per realizzare il corredo utile alle ragazze come dote da portare al futuro marito per il matrimonio. Iniziavano quando le bambine erano molto piccole così da avere il tempo necessario per fare dei lavori precisi con tutta la calma, anni ed anni di lavoro prezioso. In passato era necessario approfittare delle ore di luce perché poi al tramonto solo camino e candele avrebbero illuminato la stanza. In seguito avendo in casa l’ energia elettrica c’era più possibilità di lavorare anche prima della cena, questo “problema della luce” interessava maggiormente il periodo invernale. Si imparava sin da bambine a lavorare all’ uncinetto, a ricamare al telaio, a cucire, stirare e inamidare.
Tra orlo a giorno, punto erba, punto croce, mezzo punto c’era da impazzire… e quanti metri di catenella da fare prima di cominciare un vero lavoro con l’uncinetto! Le suore erano una ricca fonte di informazioni utili per imparare questo lavoro. Alla nuova generazione interessa poco imparare quest’arte, quindi i corsi gratuiti che venivano organizzati nei paesi dalle suore sono scomparsi da almeno una quindicina d’anni. Questi sono parte dei ricordi che Antonietta Piloca ha condiviso con la redazione. Anche se alle ragazze di oggi non piacciono pizzi e merletti è importante apprezzare il lavoro prezioso che hanno fatto le donne della famiglia.