Roma – La vita nella fase 2 è quanto di più complicato ci si potesse aspettare. Mantenere le distanze tra viaggiatori, passanti, conoscenti, clientela non è sempre facile. A volte gli spazi si restringono inevitabilmente, poiché non è possibile stare a distanza almeno di un metro. E questo è ancora più evidente a Roma, specie sui mezzi pubblici, dove emergono tutte le contraddizioni del distanziamento sociale.
Entrare su autobus, tram, metro o trenino significa andare incontro a un destino ignoto, dove non è possibile sapere se il metro di distanza può essere mantenuto o meno. Ma ciò che più colpisce è la singolarità di taluni atteggiamenti nel tentativo di rispettare ad ogni costo la legge. Molte persone salgono sui mezzi cercando di trovare il proprio posto a sedere, ma essendo i posti contati e la metà riportanti il divieto VIETATO SEDERSI, accade che ci si accalchi rovinosamente tutti in piedi pur di non andare “contro la legge” sedendosi nel posto vietato. E non mancano scene di battibecco, toni aspri e anche qualche insulto. Insomma, sui mezzi pubblici di Roma non ci facciamo mancare nulla, neanche situazioni come queste, ai limiti del comico.