The news is by your side.

Ritorno in classe, si riparte il 14 settembre: ecco cosa succederà nelle scuole in caso di contagio

Rientro a scuola a settembre? Pare proprio di sì. La ministra dell’istruzione Lucia Azzolina conferma la data di inizio lezioni per il 14 settembre, ma tanti sono ancora i dubbi sollevati da esperti, presidi, sindacati, ma anche insegnanti e molti genitori.

Intanto è in arrivo il documento, redatto dall’Istituto Superiore di Sanità, per quanto riguarda le Indicazioni per la gestione di casi e focolai da Sars-Cov-2 nelle scuole. L’obiettivo del documento è di fornire un supporto operativo per la preparazione, il monitoraggio e la risposta a potenziali focolai da Covid-19.

In caso di alunno sintomatico cosa succede? Vediamo i 10 passaggi studiati per rispondere tempestivamente alla situazione e convivere con il virus:

  1. Il docente deve avvisare tempestivamente il referente scolastico
  2. Il referente scolastico chiama i genitori dell’alunno
  3. Il minore viene portato in una stanza di isolamento in compagnia di un adulto con mascherina di protezione
  4. I genitori portano il ragazzo a casa e avvisano il medico o il pediatra di famiglia
  5. Successivamente il medico avvisa la Asl
  6. Viene effettuato il tampone
  7. Se il tampone è positivo, il referente scolastico fornisce alla Asl i nomi di alunni e docenti che sono stati a contatto con il sintomatico 48 ore prima dell’insorgere dei sintomi
  8. La classe e i docenti saranno messi in quarantena per 14 giorni dal giorno dell’ultimo contatto con l’alunno
  9. Le aule saranno sanificate
  10. L’alunno risultato positivo al test potrà tornare in classe solo dopo la guarigione ovvero dopo due tamponi negativi a distanza di 24 ore

Se c’è un elevato numero di assenze in una classe (almeno il 30-40%) il referente scolastico deve avvisare la Asl. Se un’intera classe viene posta in quarantena si attiva la didattica a distanza.