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Tivoli, Politiche sociali: “Ruolo fondamentale del centro antiviolenza,​ dal 2017 ascolto e sostegno a 300 donne”

Tivoli – «Con l’apertura del centro antiviolenza “La Sibilla”, si è dato un rifugio e uno strumento concreti, sempre a disposizione alle donne costrette a subire violenze e maltrattamenti».

A dichiararlo è l’assessora alle Politiche sociali Maria Luisa Cappelli nella “Giornata internazionale per l’eliminazione contro la violenza sulle donne”, nel ricordare che a Tivoli a tutela delle donne è attivo il centro antiviolenza di via Lione, raggiungibile contattando i numeri 3420141671 e 0774013163, oppure tramite l’e-mail [email protected].

«L’apertura di un centro antiviolenza nel Comune di Tivoli è una delle battaglie che questa amministrazione ha ritenuto prioritaria sin dal suo primo mandato», prosegue Cappelli. «Il nostro intento era ed è ancora oggi quello di dare vita ad uno spazio percepito non come luogo di segregazione e chiusura, ma come luogo di liberazione e di rinascita, di riconquista della propria dignità violata. Un luogo in cui trovare sostegno e ascolto, un rifugio sicuro in grado di fornire alle donne e ai loro figli gli strumenti necessari per intraprendere il delicato percorso di allontanamento da contesti violenti. Da luglio 2017 a oggi l’equipe del centro – che non smetterò mai di ringraziare per la competenza, la professionalità e l’umanità con cui si approcciano a 360 gradi alle donne vittime di violenza – ha offerto consulenza telefonica informativa e orientativa, sostegno sociale, sostegno psicologico, ascolto, consulenza legale a circa 300 donne. Si è trattato di lavoratrici e disoccupate, professioniste e operaie, tiburtine e donne di fuori città, italiane e straniere, perché, purtroppo, la violenza femminile non conosce limiti e confini di provenienza e di professione. Il lavoro svolto dal centro antiviolenza di Tivoli è il segno tangibile di un’operazione culturale più ampia, che coinvolge tutto il nostro territorio, perché è compito di ognuno di noi lottare per portare avanti una cultura diversa, in cui tutti possano godere di pari dignità e rispetto, in famiglia come nel lavoro. Il centro antiviolenza ha continuato la sua attività regolarmente sia durante il lockdown sia nei mesi successivi e il Comune ha sempre provveduto attraverso il sito istituzionale a informare le donne che avessero bisogno d’aiuto. Attraverso i dati forniti dal centro, posso constatare quanto la pandemia abbia inciso sull’emersione della violenza tanto da provocare quasi un arresto nei mesi di lockdown per poi moltiplicarsi nei mesi successivi. Il prossimo fondamentale obiettivo è, non appena l’emergenza sanitaria permetterà di tornare a operare nella normalità, avviare un lavoro di acculturamento, di sensibilizzazione e di formazione nelle scuole sulla questione di genere, poiché è obiettivo dell’amministrazione da un lato sostenere  le donne vittime di violenza e dall’altro, in modo imprescindibile, avviare un lavoro importante di prevenzione, affinchè le generazioni future possono avere delle relazioni paritarie e basate sul rispetto reciproco».

L’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Tivoli, la commissione Pari opportunità del Comune di Tivoli, le associazioni “Differenza donna”, “Il laboratorio del possibile”, “Noi Lilith”, “8marzo2012” e “Rete Rosa” ricordano insieme con una locandina che riunisce la loro voce, che la violenza contro le donne è un crimine contro l’umanità, è una violazione dei diritti umani, una limitazione del diritto alla libera autodeterminazione delle donne. Violenze che non sono soltanto fisiche, ma anche mentali, psicologiche, virtuali e che devono essere combattute con un’arma potentissima: la cultura dell’emancipazione.

«Come presidente della commissione Pari opportunità e a nome della commissione tutta, voglio ringraziare le associazioni del territorio che hanno voluto ricordare, con questa locandina distribuita su tutto il territorio, che a Tivoli è presente uno spazio di accoglienza attivo tutti i giorni, 24 ore su 24, a difesa di tutte le donne che subiscono violenza», commenta la presidente Francesca Chimenti. «In occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, istituita dall’assemblea delle Nazioni unite nel 1999 ribadiamo con determinazione che nessuna donna vittima di violenza è sola e che noi ci siamo!».