Tivoli – Nell’ambito della selezione 2021 per il Marchio del patrimonio europeo, l’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – Villae ha presentato la propria candidatura al Segretariato generale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo con il complesso archeologico – monumentale del Santuario di Ercole Vincitore.
I luoghi culturali simbolo della storia europea sono senza dubbio fondamento di comunanza e unitarietà dell’Unione Europea. A tale riguardo, una delle più significative azioni comunitarie, approvata dal Parlamento e dal Consiglio dell’Unione Europea, prevede l’assegnazione del Marchio del patrimonio europeo a quei siti che abbiano apportato un contributo rilevante alla storia e alla cultura europee, in grado di promuovere il dialogo interculturale e lo sviluppo del senso di appartenenza all’Unione stessa. Il Santuario di Ercole Vincitore, con oltre venti secoli di storia, aspira a pieno titolo alla conquista del prestigioso marchio, per questo partecipa, con altri 5 siti, alla preselezione nazionale, da parte di una Commissione appositamente costituita con un decreto dal Segretario generale MiBACT, per la presentazione delle candidature, fino a un massimo di due, alla Commissione europea entro il 1° marzo 2021.
“Questa candidatura – dichiara Andrea Bruciati, direttore delle Villae– ha l’obiettivo di valorizzare e far conoscere il patrimonio storico-culturale di Tivoli, puntando sui valori universali di cui siamo depositari. Il Santuario di Ercole Vincitore, con il suo eccezionale ecosistema diacronico, si racconta ad una platea internazionale, con modalità innovative ed inedite, in grado di offrire una proposta culturale, didattica, sociale, nonché turistica, densa e diversificata, nell’ottica di una coscienza comunitaria europea condivisa”.
Il Santuario fu infatti un imponente modello architettonico e centro nevralgico della vita religiosa e commerciale di epoca romana, crocevia di popoli, merci, culture gravitanti attorno al Mar Mediterraneo. Tale vocazione fu confermata successivamente accogliendo monasteri, la scuola gesuitica di Sant’Ignazio di Loyola, i viaggiatori del Grand Tour, le utopie di Piranesi, le fonderie napoleoniche e le industrie che segnarono fondamentali tappe dei mutamenti antropologici dall’Europa moderna fino alla stretta contemporaneità. Il Santuario di Ercole Vincitore non è solo uno straordinario testimone della storia del continente, ma anche un protagonista dei suoi valori fondanti quale luogo di accoglienza e integrazione fra genti e laboratorio di esperienze all’avanguardia nel campo della cultura, dell’integrazione sociale e dell’innovazione tecnologica, oggi intesa come volano di sviluppo sostenibile per un’economia circolare volta al benessere collettivo.