Subiaco – “Un Natale che quest’anno sarà diverso, sicuramente meno vivo.
Certamente non si terranno i tradizionali concerti, i mercatini, i bellissimi presepi artistici che in questi anni avevano animato la Città con il caratteristico Concorso aperto ai Rioni.
Non si apriranno le cantine del centro storico, né potrà arrivare, nei suggestivi angoli del centro storico, Babbo Natale con i suoi aiutanti ad aprire il Natale per tutti i bambini della Città, raccogliendo le loro letterine.” Inizia così una lettera aperta del sindaco di Subiaco Francesco Pelliccia che così prosegue:
Probabilmente non arriverà la befana in canoa, sulle sponde dell’Aniene. Non ci potranno essere gli aperitivi pre-natalizi pieni di calore e di condivisione che riempivano la Città di calore umano e di tanti ritorni; non ci potrà essere la cioccolata calda in Piazza all’alba del 24 dicembre, dopo la Novena di Natale.
Non possiamo ancora sapere oggi come sarà questo Natale: se lo potremo vivere insieme, se potremo scambiarci gli auguri diversamente da lontani messaggi virtuali. Se potremo partecipare alla messa di mezzanotte o se dovremo rinunciarci.
Una cosa però saperla, perché i nostri bimbi e le nostre famiglie possano vedere e sentire che il Natale è arrivato e che a Subiaco: nonostante tutto, ci sarà ancora quella magia. Le nostre strade saranno illuminate. Come sempre in questi ultimi anni.
Perché abbiamo bisogno di respirare l’aria di festa. Perché c’è bisogno di speranza.
Perché le nostre vie siano belle, illuminate e ciò permetta di fare delle nostre attività commerciali, che duramente stanno resistendo, una grande vetrina del territorio dove – è nostro dovere quest’anno – dobbiamo riversarci per i nostri regali, nel rispetto di tutte le prescrizioni anti contagio.
Abbiamo bisogno – conclude il primo cittadino – di vedere il bello e di percepire la speranza, aspettando il momento che potremo fare di nuovo Festa, tutti insieme. Tra poco Subiaco si accende. E’ la speranza che non vogliamo sopire.”