Monterotondo – “Le Case rifugio sono strutture dedicate, a indirizzo segreto, che forniscono alloggio sicuro, a titolo gratuito e indipendentemente dal luogo di residenza, con l’obiettivo di proteggere le donne che hanno subito violenza e i/le loro figli/figlie e di salvaguardarne l’incolumità fisica e psichica”. La casa rifugio a Monterotondo è quasi realtà, e ieri, proprio nel giorno della pubblicazione del bando di gara pubblico, grazie al lavoro congiunto della Dott.ssa Luisa Moreschi, insieme all’Assessora regionale Giovanna Pugliese e alla consigliera comunale Alessandra Clementini, è stato fatto un sopralluogo in quella che diventerà una casa rifugio, spazio di accoglienza e rinascita per le donne vittime di violenza.
“Siamo orgogliosi – afferma il sindaco Riccardo Varone – di questo progetto impegnativo sappiamo quanto sia complesso e complicato uscire dalla spirale della violenza e per questo sentiamo il dovere di impegnarci come Amministrazione comunale.
Il nostro giro insieme all’Assessora Marianna Valenti e all’Assessora Pugliese che ricopre anche la delega al turismo, è proseguito in città alla scoperta di alcune eccellenze culturali e turistiche. I due Musei, il Centro storico, lo Scalo, tante idee e tanti nuovi progetti per continuare a rendere Monterotondo luogo da visitare, in cui scoprire bellezza, natura, gusto, storia e cultura”.