The news is by your side.

Tivoli, apertura ufficiale in Diocesi per la causa di beatificazione di Mons. Giuseppe Cognata

Il prelato fondatore della Congregazione delle Suore Salesiane Oblate del Sacro Cuore

Tivoli -Si è ufficialmente aperta ieri mattina presso la Sala Faveri della Curia Vescovile di Tivoli, la fase diocesana per la causa di beatificazione di Mons. Giuseppe Cognata fondatore delle Suore Salesiane Oblate del Sacro Cuore.

In un clima suggestivo intriso di fede, storia e cultura è stato il Vescovo di Tivoli S. E. Mauro Parmeggiani a presiedere il rito. La storia di Mons. Cognata è  forte e di una impronta umile e di significato alto delle fede e dell’umiltà che poi si conclude anche con una giustizia terrena che seppur dopo la sua morte ha tolto ogni ombra che nel corso della vita gli era stata ingiustamente attribuita.  Il peso di accuse forti non ha mai scalfito la sua fede, ed ha saputo attendere ed accogliere il giusto riscatto.

Un forte impegno per la causa di beatificazione si registra con la figura di Don Gaetano Maria Saccà, parroco di Jenne nominato delegato vescovile (clicca qui per leggere l’articolo) e componente del Tribunale speciale. Ha scritto diversi libri su Mons. Cognata ed organizzato importanti eventi caratterizzanti la causa di postulazione.

 

 

La cerimonia è stata trasmessa sul canale youtube e presentata da Suor Grazia Benghini, madre generale della Congregazione delle Suore Salesiane di Tivoli

Di qui la causa di postulazione della sua beatificazione che arriva dopo la dichiarazione di innocenza (clicca qui per leggere l’articolo  narrativo)

 

clicca qui per la rassegna stampa Confinelive su Monsignor Cognata

LA STORIA: Giuseppe Cognata, nacque ad Agrigento il 14 Ottobre 1885, da Vitale e Rosa Montana, la sua famiglia era dedita alla cultura e alla pubblica amministrazione, più che alla vita cristiana. Suo padre, affiliato alla massoneria, per la pressione della madre, donna di chiesa, lo inviò per gli studi secondari al Collegio Salesiano San Basilio di Randazzo, dimostrò fin da subito una grande ricchezza di doti e di talenti umani. In collegio, Peppino così veniva chiamato in famiglia trovò un Santo Salesiano a fargli da guida.

Nel 1900, ne uscì con la licenza ginnasiale e la vocazione al sacerdozio nella Società Salesiana; una vocazione fortemente contrastata dal padre e dal nonno, seguirono aspre lotte in famiglie, ma nel 1901 il ragazzo la spuntò sul padre, ossia sulla loggia massonica, ed entrò felice, tra i Salesiani. Il 5 maggio 1908 il chierico Giuseppe Cognata, emetteva la professione perpetua a San Gregorio di Catania, l’anno dopo, il 29 agosto 1909, riceveva ad Acireale l’ordinazione sacerdotale. Aveva conseguito brillantemente la laurea sia in Lettere sia in Filosofia, don Giuseppe quindi inizia la sua missione di sacerdote e di educatore in mezzo alla gioventù, nei collegi di Bronte (Catania), Este (Padova) e Macerata.

Appare presto un Salesiano eccezionale, un vero contemplativo nell’azione, con un’intensa vita di unione con Dio e di zelo per la salvezza delle anime. Scoppia la guerra del ’15-18 a don Giuseppe tocca di tornare soldato nella sua Sicilia, in fanteria, a Trapani. Alla fine della guerra, Trapani diventa il suo campo di lavoro: vi fonda e dirige la prima opera Salesiana della città, innalza una chiesa a Maria Ausiliatrice. I superiori lo mandano direttore a Randazzo, a Gualdo Tadino in Umbria, al Sacro Cuore, presso la stazione Termini di ROMA. Giovani e confratelli sono affascinati dal suo stile impregnato di santità autentica e salesiana.

L’11 Marzo 1933 a 47 anni, è eletto Vescovo di Bova nell’Aspromonte Calabrese, da papa Pio XI; la diocesi che gli è affidata, è povera e difficile, il clero scarso, assenti le suore per l’educazione dei piccoli e l’aiuto ai più poveri. Monsignor Cognata chiede consiglio al papa Pio XI per far fronte; Il Papa lo incoraggia a dar vita ad iniziative nuove, il giovane vescovo prega, si consiglia e così già il 17 dicembre 1933, a soli sei mesi dal suo ingresso in diocesi fonda la Congregazione delle Suore Salesiane Oblate del Sacro Cuore. Monsignor Cognata insegna che “la parola d’ordine dell’Oblazione è: tutto per Gesù”, e che le sue suore dovranno vivere in totale unione con Gesù- Ostia nel sacrificio eucaristico dell’altare.

Sette anni meravigliosi di episcopato, poi nel 1939 una bufera infernale si scatenò contro di lui e la sua Fondazione. Il 20 dicembre 1939 la Congregazione del Sant’Uffizio, sulla base di false accuse, condannò ingiustamente monsignor Cognata alla destituzione dalla dignità episcopale. Egli andò lontano, vivendo per lunghi anni nel silenzio e nella solitudine, separato dalle suore. Venne accolto nelle case salesiane di Trento e Rovereto fino al 1952 e poi quella di Castello di Godego (Treviso). La croce è speranza, certezza di resurrezione e di vita. Monsignor Giuseppe Cognata nella Pasqua del 1962 venne reintegrato da papa Giovanni XXIII nell’episcopato, il 6 agosto 1963 fu nominato vescovo titolare di Farsalo. Il 29 gennaio 1972 ebbe la gioia di sapere il suo Istituto riconosciuto con il “Decreto di Lode” da parte della Santa Sede.

Si spense il 22 luglio 1972 proprio a Pellaro (REGGIO CALABRIA), sede iniziale dell’attività missionaria delle suore da lui fondate. Le sue spoglie riposano qui nella nostra Cappella della Casa Generalizia di Tivoli.

Presiederà questo momento di Adorazione il reverendo Don Massimo Sebastiani, Parroco delle parrocchie in Pozzaglia Sabina (RI) e Promotore di Giustizia, per la fase Diocesana della causa di canonizzazione del servo di Dio monsignor Giuseppe Cognata.