Roma – Nella classifica delle tariffe autostradali di montagna, stilata dal Ministero dei Trasporti, Strada dei Parchi figura al dodicesimo posto tra le 19 società che gestiscono i tratti di questo specifico settore. E tra i principali trafori, quello del Gran Sasso è il meno caro.
La vetta di questa speciale classifica è occupata dalla Società Autostrade Valdostane A5, che collega Torino al Traforo del Monte Bianco. A un automobilista che percorre l’A5 con vettura di classe A, ogni chilometro costa infatti circa 28 centesimi contro i 10 centesimi di chi invece percorre la A24 o la A25.
Il secondo posto è occupato dal Raccordo Autostradale Valle d’Aosta sempre sull’A5, che collega Aosta al Monte Bianco.
La Società Italiana Traforo Autostradale del Frejus, occupa il terzo posto nella classifica, e gli automobilisti che la percorrono, pagano un importo maggiore rispetto a quello imposto dalle Società Sav e Salt per la stessa categoria di veicoli.
La Società Autostradale Ligure Toscana (SALT), A12, è al 5° posto di questa classifica, mentre la Società Autostrada Tirrenica (SAT) A12, è la sesta. L’autostrada montana meno cara d’Italia è la CAS – Consorzio Autostrade Siciliane, A18 Messina-Catania in cui l’automobilista paga 5 centesimi per ogni chilometro percorso.
TARIFFE DEI TRAFORI ITALIANI – Il traforo del Frejus con i suoi 12,895 chilometri costa a un automobilista con veicolo di classe A €45,20 contro 1.22 euro del traforo del Gran Sasso sull’A24. Per essere precisi l’automobilista che percorre il traforo del Frejus paga 3,53 euro al chilometro rispetto ai 0.11 centesimi previsti per il traforo del Gran Sasso di Strada dei Parchi. Anche rispetto agli altri 2 maggiori trafori italiani, Monte Bianco e San Bernardo, quello abruzzese è il meno caro come dimostrato dalla tabella in allegato.