Massa d’Albe – Con il passare dei giorni aumenta anche la tensione per le sorti dei quattro dispersi sul Velino che si cercano ormai da sei giorni. Oggi si tenta dunque con l’ausilio del Georadar (GPR—Ground Penetrating Radar) che è un sistema elettronico, in grado di indagare i terreni e i materiali con notevole dettaglio, utilizzando la riflessione d’onde elettromagnetiche appositamente prodotte dal sistema.
Il risultato dell’analisi è costituito da tomografie che illustrano visivamente gli andamenti delle discontinuità presenti nel sottosuolo, permettendo così di individuare la presenza di materiali metallici, fondazioni in cemento, tubazioni, cavi, cavità, ma anche perdite di fluidi in genere (acqua, idrocarburi, acque reflue, fogna oleosa ecc..) e disomogeneità di varia natura.
Il processo si compone di cinque fasi principali: sopralluogo preliminare; rilievo cartografico; acquisizione dati; elaborazione dati; produzione di risultati e mappe.
Tutto questo dovrebbe essere eseguito nella giornata odierna sperando possano esserci risultati concreti. La Regione Abruzzo, ha stanziato 100 mila euro per finanziare le attività di spasmodica ricerca.