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Zagarolo tra i primi comuni del Lazio a concedere la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki

Zagarolo – Il 22 Febbraio scorso è stata presentata una mozione al Comune di Zagarolo per portare
all’attenzione del Consiglio comunale la tragica vicenda di Patrick Zaki.
Il Consiglio comunale di lunedì 8 Marzo ha approvato la mozione che chiedeva la cittadinanza
onoraria di Zagarolo allo studente egiziano.

“Il Comune di Zagarolo è uno tra i primi comuni della Regione Lazio a concedere la cittadinanza onoraria a Patrick, lo studente egiziano ricercatore per i diritti umani e di genere – spiega il Sindaco di Zagarolo, Emanuela Panzironi. – Patrick è uno studente dell’Università di Bologna; l’intento è sensibilizzare l’opinione pubblica e portare alla luce le minacce e le torture che Zaki ha subìto. Il pensiero va immediatamente a Giulio Regeni, una ferita ancora aperta che palesa continue violazioni dei diritti umani da parte delle autorità egiziane nei confronti di attivisti, giornalisti e semplici cittadini.

L’atto simbolico, votato dal Consiglio comunale di oggi, dimostra come Zagarolo sia una Città attenta ai diritti e alla libertà di espressione. Un ringraziamento va ai firmatari della mozione e all’organizzazione “GoFair” per aver ideato questa campagna che, da Messina a Mantova, avvicina la nostra Nazione in un abbraccio virtuale a Patrick Zaki e alla sua famiglia”.

CHI È PATRICK ZAKY?
Patrick Zaky è uno studente e attivista egiziano che nel Settembre del 2019 si era trasferito a Bologna per frequentare un master internazionale in Studi di Genere presso l’Università Alma Mater Studiorum. Nel febbraio 2020 aveva deciso di fare ritorno per qualche giorno in Egitto dalla sua famiglia e dai suoi amici, tuttavia, il 7 Febbraio non appena entrato all’aeroporto de Il Cairo è stato arrestato in assenza di apparenti motivi. Da quel momento è in custodia cautelare, da prima presso il carcere di Mansoura e successivamente nel carcere di Tora, dove si trova attualmente. Un recente rapporto presentato da Amnesty International, intitolato “Stato di eccezione permanente” riferisce continue violazioni di diritti umani da parte delle autorità nei confronti degli attivisti, giornalisti, ma anche dei semplici cittadini, come è accaduto nella tragica vicenda del nostro connazionale Giulio Regeni.