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Roma Smart City: la Capitale diventa polo dell’innovazione digitale

Roma – L’Amministrazione capitolina si dota di uno strumento dinamico per utilizzare le nuove tecnologie digitali e costruire una città intelligente, a misura dei cittadini. È il Piano Roma Smart City, un documento programmatico all’interno del quale sono descritti 81 progetti già avviati e le linee guida per il futuro smart di Roma Capitale.

Ciascuna iniziativa è inserita all’interno di uno specifico settore, tra i 10 ambiti di intervento considerati prioritari: Sicurezza, Sviluppo Economico, Partecipazione Culturale, Trasformazione Urbana, Turismo, Educazione e Scuole, Sociale, Energia, Ambiente e Mobilità, Trasversale.

I progetti già avviati prevedono un investimento iniziale di 200 milioni di euro e sono stati valutati dall’Ufficio di supporto alla transizione digitale. Tra questi:

•        Roma Data Platform: la Smart Data Platform è una piattaforma in grado di raccogliere, analizzare ed esporre i dati interni ed esterni relativi a Roma Capitale. I dati saranno a disposizione di tutti (open data) e sono previste sperimentazioni di servizi e modelli di cooperazione con istituzioni e privati. Il progetto ha come fine ultimo la promozione del turismo e dello sviluppo economico, ma anche l’incremento della sicurezza e l’introduzione di nuovi servizi alla collettività;

•        Star: è la piattaforma Segnalazione e Tracciamento delle Anomalie sulle strade di Roma, realizzata con l’obiettivo di gestire in maniera più efficace e più efficiente i lavori di sorveglianza e pronto intervento sulle strade della Grande Viabilità (circa 800 km) del Comune di Roma. Inoltre, il nuovo metodo Pavement Management System (PMS) permetterà di avere una mappatura delle strade da riasfaltare, con l’obiettivo di ottimizzare le spese, di pianificare gli interventi rendendoli più efficienti e di risparmiare fino a tre volte sul lungo periodo;

•        Progetto Life-Diademe: introduce un nuovo sistema di controllo dell’illuminazione stradale, mirato a ridurre il consumo energetico del 30% e, conseguentemente, l’inquinamento luminoso e atmosferico. Una rete di 1.000 sensori – posizionati nell’area di test nel quartiere Eur di Roma – acquisirà dati su rumore, traffico ed inquinamento atmosferico;

•        QR Code: la Segnaletica turistica interattiva verrà installata in 100 siti di maggiore interesse storico-artistico della città. Un servizio innovativo di orientamento e contenuti multimediali (che rimanda a un’apposita sezione sul portale ufficiale) accessibile dal proprio smartphone, tramite la scansione di un QR Code.

Sono solo alcuni esempi dei contenuti del Piano Roma Smart City, che nasce da un percorso condiviso con il Laboratorio Smart City di Roma Capitale: quest’ultimo è un organismo composto da tutti gli interessati (multistakeholder) alla co-progettazione del futuro di Roma. Il Laboratorio Smart City di Roma Capitale opera con un approccio multidisciplinare che consente di riunire in un unico luogo l’Amministrazione Capitolina insieme ai cittadini, alle associazioni, alle imprese, alle università, e ai centri di ricerca, per supportare l’attuazione del piano e l’elaborazione dei progetti futuri.

Con questo piano aggiungiamo un ulteriore tassello alle tante iniziative già avviate in questi anni. Voglio sottolineare infatti, che Roma ha fatto grandi passi avanti nell’utilizzo della tecnologia, aggiudicandosi il quarto posto nell’ICity Rank 2020 e scalando così la classifica delle città intelligenti e sostenibili presentata da Forum PA. Solo nel 2019, era al quindicesimo posto: ora siamo tra le città più digitalizzate d’Italia e il nostro percorso continua”, dichiara la sindaca di Roma Virginia Raggi.