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A Tivoli celebrazioni per la ricorrenza del 25 Aprile

Tivoli – Si terrà domenica 25 aprile la cerimonia per il 76esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo, celebrato per il secondo anno consecutivo senza il corteo che solitamente muove dal Comune e si ferma nei luoghi cittadini scelti come simbolo per onorare la giornata del 25 Aprile. Una celebrazione silenziosa e senza discorsi pubblici, ma con momenti di raccoglimento molto sentiti in omaggio ai Caduti della guerra di Liberazione e della persecuzione politica negli anni della dittatura fascista, a piazza Rivarola – dove si trova la lapide in ricordo di alcuni fucilati tiburtini – e davanti al sacrario di Rocca Pia.

Alla cerimonia prenderanno parte il sindaco Giuseppe Proietti, lo storico e vicepresidente dell’Anpi provinciale Davide Conti; la già presidente dell’Anpi di Tivoli Virginia Maggi, figlia del partigiano Gilberto Maggi; la studentessa universitaria Veronica Cerroni, che è la più giovane componente della sezione Anpi di Tivoli; l’incaricato del sindaco per i rapporti con le associazioni d’arma e combattentistiche, corsi, forze armate e di polizia, ricorrenze ed organizzazione degli eventi e manifestazioni militari, Paolo Cicolani; il comandante Roberto Carbone e una delegazione della polizia locale tiburtina, con il gonfalone cittadino; e una delegazione dell’associazione nazionale carabinieri.

 

«Ci auguriamo di poter l’anno prossimo finalmente tornare a celebrare, con eventi e con la partecipazione di tutti, una giornata così importante per il nostro Paese: una giornata dedicata alla liberazione dal nazifascismo e da tutte le oppressioni delle libertà di popolo e individuali», commenta il sindaco. «Quel momento sarà come una ritrovata ‘liberazione’: non da un nemico oppressore, ma comunque da una condizione di limitata libertà che in questi mesi abbiamo sofferto, e d’incertezza e timore per la nostra salute e quella dei nostri cari. È importante ricordare il 25 aprile, anche nella semplicità della nostra vita quotidiana e nonostante le restrizioni dovute alla pandemia, la giornata che sta alla base della nascita della Costituzione e della democrazia italiane».

 

«Il 25 Aprile rappresenta la data fondativa dell’Italia repubblicana e del portato valoriale espresso e sancito dalla Costituzione», spiega Conti. «Celebrare la Liberazione dal nazifascismo non riproduce soltanto un esercizio di memoria pubblica, ma richiama alla necessità di attingere all’eredità della Resistenza come misura di azione pubblica nel presente, sia da parte delle istituzioni, sia da parte della cittadinanza, contro ogni forma di discriminazione, di razzismo, di xenofobia e di omofobia e per promuovere i diritti delle persone basati sulla libertà, sulla giustizia sociale e sulla solidarietà».