Roma – Al via la nuova “casa rifugio” di Roma Capitale per accogliere donne vittime di violenza, insieme ai loro bambini, e sostenerle lungo il percorso di fuoriuscita dai maltrattamenti.
Il nuovo servizio, realizzato dentro un immobile confiscato a nord della città, potrà ospitare quattro donne, insieme ai loro bambini, in un contesto protetto e sicuro. Inoltre, l’appartamento include una stanza dedicata all’accoglienza in emergenza, prevista in quelle situazioni in cui la donna deve allontanarsi da casa immediatamente, come può avvenire nei casi di segnalazione dal pronto soccorso di un ospedale.
I lavori di ristrutturazione sono stati realizzati dal Dipartimento SIMU con il sostegno di fondi PON Metro 2014-2020, che hanno anche sostenuto l’arredo e l’apertura del servizio a cura del Dipartimento Pari Opportunità di Roma Capitale, attraverso l’affidamento con bando a un’associazione.
“Quando una donna subisce violenza, è fondamentale che trovi nelle istituzioni l’accoglienza e la protezione di cui ha bisogno. Per questo abbiamo investito con forza in questi anni per potenziare la capacità dei servizi capitolini di accogliere le richieste di aiuto, offrire orientamento e consulenze specialistiche e ospitare le donne che hanno bisogno in case sicure. Un lavoro fondamentale, che abbiamo voluto portare avanti insieme a campagne di informazione e sensibilizzazione, alla creazione dei numeri Whatsapp per chiedere aiuto e ai progetti “A scuola di parità” con le ragazze e i ragazzi della nostra città. Servono azioni concrete e l’impegno di tutti, per cambiare le cose e contribuire a rendere le donne libere. Nessuna è sola”, dichiara la sindaca di Roma Virginia Raggi.
“Abbiamo messo in campo un lavoro di sistema e di programmazione, concreto e su tutti i fronti, per creare nuove opportunità di contatto, riscatto e libertà per le donne vittime di violenza. Entro l’anno, grazie a questo impegno, arriveremo ad avere quasi un Centro Antiviolenza per Municipio, insieme a quattro nuove case di semi autonomia, cinque appartamenti condivisi e la nuova casa rifugio, che vanno così a potenziare la fondamentale capacità della nostra città di accogliere le donne che hanno bisogno, con luoghi sicuri da cui ripartire. ‘Nessuna è sola’ non è uno slogan, ma un impegno concreto da attuare ogni giorno, per cambiare davvero la vita delle donne”, dichiara l’assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Veronica Mammì.
“Si tratta di un altro appartamento che abbiamo riqualificato per dare nuove possibilità a donne vittime di violenza di rientrare gradualmente nella società. È un aiuto concreto e tangibile dell’Amministrazione che abbiamo già sperimentato in passato, con altri lavori eseguiti su immobili sottratti alla criminalità organizzata”, spiega l’assessora alle Infrastrutture Linda Meleo.
“Da donna è motivo di grande orgoglio vedere il frutto del lavoro dell’Amministrazione a supporto delle donne vittime di violenza e dei loro bambini. Un altro immobile sottratto alla criminalità organizzata che diventa un luogo sicuro, da cui ripartire. Un luogo che è anche un segnale importante di presenza delle istituzioni che, unite, ripristinano la legalità a beneficio delle donne della nostra città”, commenta l’assessora al Patrimonio e alle Politiche abitative Valentina Vivarelli.