Nel Lazio stanziati 12,5 milioni di euro per la digitalizzazione
Al via due bandi dedicati a sicurezza e innovazione. Tagliavanti, presidente di Unioncamere Lazio: "L'economia si rilancia soltanto con un rapporto tra la pubblica amministrazione e le imprese, serve un grande patto"
ROMA – Digitalizzazione è la parola chiave per la ripartenza del sistema produttivo di Roma e del Lazio. Per questo la Regione e le Camere di commercio si sono unite per garantire alle piccole e medie imprese del territorio due bandi – per un valore complessivo di 12,5 milioni di euro, di cui 10 finanziati dalla Regione e 2,5 dalla Camera di commercio di Roma – dedicati alla promozione della sicurezza e l’innovazione digitale, favorendo l’ottenimento di analisi accurate dei fabbisogni e sostenendo gli investimenti.
Le due misure, presentate oggi al Tempio di Adriano, a Roma, sono il “risultato proficuo” della collaborazione tra le istituzioni, convinte che la digitalizzazione sia “la strategia fondamentale per rendere le imprese più forti e competitive per un nuovo paradigma di sviluppo duraturo e sostenibile”, ha spiegato l’assessore della Regione Lazio allo Sviluppo economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca, Start-Up e Innovazione, Paolo Orneli. “Siamo consapevoli che bisogna diminuire il digital divide- ha aggiunto- e costruire la cassetta degli attrezzi per poter stare sulla sfida dell’innovazione. Questo è il cuore della scommessa fatta dalla Regione e dalle Camere di commercio”.
Il primo bando, ‘Voucher Digitali Impresa 4.0 anno 2021’, punta a sostenere e incentivare gli investimenti effettuati dalle micro, piccole e medie imprese di tutti i settori economici per l’adozione di tecnologie e strumenti digitali. Lo stanziamento complessivo è di 7,5 milioni di euro, di cui 5 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Lazio e destinati alle imprese dell’intero territorio regionale e 2,5 milioni dalla Camera di commercio di Roma – che gestirà tutta la misura – e che saranno destinati in via esclusiva alle imprese di Roma e provincia. Verranno messi a bando dei voucher per l’acquisto di beni e servizi per la transizione digitale del valore massimo di 10.000 euro. Il contributo è a fondo perduto e pari al 70% degli investimenti in tecnologie digitali e l’investimento complessivo non può essere inferiore a 3.000 euro. L’avviso verrà pubblicato domani sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio, sul sito di Unioncamere Lazio e sui siti delle Camere di commercio del Lazio e rimarrà aperto da lunedì 13 settembre a venerdì 15 ottobre.
“Oggi è un giorno importante- ha detto il presidente della Camera di commercio di Roma e di Unioncamere Lazio, Lorenzo Tagliavanti– dobbiamo dimenticare il prima possibile il periodo terribile del Covid e dobbiamo rimettere in piedi l’economica con un sistema molto più efficiente ed efficace. I segnali che arrivano dal sistema economico del Paese sono buoni. Siamo i primi in Europa in termini di forza di recupero del Pil perso e questo vuol dire che il sistema economico dell’Italia ha resistito ed è pronto alla scommessa del recupero anche sul terreno degli investimenti, che sono il vero tasso di fiducia delle imprese e sono in aumento del 6,3%, pari a 4,5 punti in più rispetto alla fase per Covid. E il Lazio sta facendo il suo dovere. Durante la pandemia, le imprese hanno capito che nel digitale poteva esserci uno strumento per difendersi e andare in fase di attacco. Ma nessuno basta a se stesso-ha detto ancora Tagliavanti- l’economia si rilancia soltanto con un rapporto tra la pubblica amministrazione e le imprese, serve un grande patto e quello che presentiamo lo è: le Camere di commercio e la Regione Lazio si uniscono per questo“.
Il secondo bando, ‘Voucher Diagnosi Digitale’, da 5 milioni di euro interamente finanziati dalla Regione Lazio, è pensato per consentire alle micro, piccole e medie imprese di ottenere, da parte di soggetti specializzati e indipendenti, un’analisi personalizzata dei loro fabbisogni digitali. Si rivolge a imprese più strutturate, con fabbisogni di innovazione digitale presumibilmente tali da richiedere, non solo investimenti, ma una riorganizzazione complessiva dei processi aziendali. Il contributo massimo (a fondo perduto e del 70% dei costi ammissibili) sarà di 15.000 euro per ogni impresa, e permetterà di ottenere un’approfondita valutazione del grado di maturazione dell’azienda sotto il profilo della digitalizzazione dei processi ed eventualmente dei prodotti, con una mappatura dettagliata e la conseguente analisi dei possibili interventi necessari e una stima dei tempi e dei costi. Il costo complessivo di ogni intervento non potrà essere inferiore a 10.000 euro. La partecipazione al bando sarà possibile a partire dalle 12 di domani, 7 settembre, esclusivamente in modalità telematica attraverso la piattaforma GeCoWeb Plus della società in house regionale Lazio Innova, alla quale si deve essere registrati (per iscriversi e accedere: https://gecoplus.lazioinnova.it/).
“Inseriamo questi bandi in un processo più ampio di digitalizzazione grazie a cui la Regione Lazio potrà avere un ruolo da protagonista. La rivoluzione digitale ci ha permesso di riorganizzazione il sistema produttivo durante la pandemia. Ora serve una crescita obbligata delle competenze, perché talvolta c’è ancora una mancata consapevolezza delle potenzialità del digitale”, ha detto Roberta Lombardi, assessora regionale alla Transizione ecologica e Trasformazione digitale. Anche per Giovanni Acampora, presidente della Camera di commercio di Frosinone-Latina e vicepresidente di Unioncamere Lazio, “è necessario fare squadra. La pandemia ci ha costretto a cambiare le regole del gioco di cui ora dobbiamo diventare protagonisti ed è per questo che c’è un impegno reciproco a replicare il modello di questo intervento congiunto”. Il presidente della Camera di commercio di Rieti-Viterbo e vicepresidente di Unioncamere Lazio, Domenico Merlani, ha poi sottolineato la necessità di “aiutare le imprese a salire sul treno della ripresa”, mentre il vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori, ha tenuto a dire che “questi due bandi sono importanti non solo dal un punto di vista economico, ma danno anche la linea a quello che vorremmo fare durante la nuova programmazione europea 2021-27. Il Covid ci ha insegnato la necessità di una sinergia istituizionale e interistituzionale a tutti i livelli. Abbiamo immaginato che tutta la programmazione ’21-’27, ma anche le idee da raccogliere per il Pnrr, dovessero basarsi su alcune linee guida e una sicuramente riguarda l’ammodernamento del sistema Paese con infrastrutture materiali e immateriali, come la digitalizzazione. Oggi- ha detto infine- è una giornata importantissima per dare senso al percorso che noi istituzioni vogliamo intraprendere per il rilancio della regione e della Capitale, perché è da qui che dipenderà anche il rilancio del sistema Paese”. (www.dire.it)