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Lazio Pride, il sindaco di Rieti nega il patrocinio

Il primo cittadino: "Detesto le esibizioni", il portavoce del Gay Center: "Poteva essere occasione per il comune di dimostrarsi vicino alla sua comunità"

ROMA – Il sindaco di Rieti, Antonio Cicchetti, ha negato il patrocinio del Comune al Lazio Pride, manifestazione che sarà ospitata in città sabato 11 settembre. “Sono contrario a questo tipo di manifestazioni, detesto le esibizioni“, ha dichiarato il primo cittadino, ex Msi ora in Forza Italia, intervistato dal Corriere di Rieti.

Pronta la riposta del Gay center. “Un patrocinio negato a noi non cambia proprio nulla, piuttosto poteva essere occasione per il comune di dimostrarsi vicino alla sua comunità“, commenta l’attore Pietro Turano, portavoce di Gay Center, che presenterà gli interventi sul palco del Rieti Lazio Pride in Piazza Mazzini (RI) dalle ore 16.

“Questa scelta, che dimostra la completa miopia del primo cittadino rispetto ai bisogni della cittadinanza che dovrebbe rappresentare, conferma solamente la necessità di questo Pride a Rieti, dove già nel 2019 l’amministrazione si espresse contraria minacciando di vietare la manifestazione. Fortunatamente in un paese democratico il sindaco non ha poteri per reprimere il diritto a riunirsi pacificamente e non vedo come una manifestazione che parla di libertà e diritti potrebbe rappresentare una minaccia. Sabato ribadiremo perché i Pride sono necessari, soprattutto lontano dalle città metropolitane. D’altronde per la Rainbow Map di Ilga Europe per i diritti lgbt+, l’Italia si classifica al 35esimo posto in Europa, addirittura 8 posizioni dietro l’Ungheria di Orban, dove recentemente è stata promulgata una legge anti-lgbt e abolita quella che permetteva alle persone trans la rettifica dei propri dati anagrafici”, continua il portavoce di Gay Center, fra le associazioni organizzatrici di Lazio Pride.

Il Pride è un gesto politico di visibilità e riappropriazione dello spazio pubblico, nella città come nella comunità, ma anche di rivendicazione dei diritti e delle identità di tutte e tutti. E’ importante partecipare sabato per dare un forte segnale in questo territorio che da anni, fuori dai palazzi del potere, si impegna nella lotta all’omobitransfobia. Già sono diverse le candidature di città e paesi per la prossima edizione di Lazio Pride”, conclude Turano. (www.dire.it)