The news is by your side.

Carsoli, inaugurazione in grande stile per la sede dell’Associazione Nazionale Carabinieri

Intitolata al Gen. Enrico Riziero Galvaligi

Carsoli  – In un clima di grande senso istituzionale si è svolta questa mattina l’inaugurazione ufficiale della nuova sede dell’Associazione Nazionale  Carabinieri di  Carsoli in via L’Aquila.

Una cerimonia che doveva svolgersi già lo scorso anno e rinviata a causa dell’insorgenza pandemica.

La sede è stata intitolata alla memoria del  compianto Gen. B. Enrico  R.  Galvaligi – Medaglia d’oro al valore civile, ucciso nel 1980 dai terroristi delle Brigate Rosse.

Dopo il consolidamento del cerimoniale è avvenuto  l’alzabandiera nel piazzale antistante la sede, seguito dagli interventi del Presidente dell’Anc Carsoli Domenico Gregori, che con emozione ha evidenziato l’importanza della nuova sede e tracciato un quadro esaustivo della preziosa attività svolta dall’associazione nel territorio. Gregori, parimenti, ha voluto ringraziare l’amministrazione comunale, tutte le autorità civili e militari convenute alla cerimonia. Poi è stato il sindaco Velia Nazzarro a portare il saluto ufficiale dell’ente, esaltando il ruolo delle forze dell’ordine ed in particolare esprimendo apprezzamento nei confronti dell’associazione stessa.

Si è poi proceduto alla consegna ufficiale di targhe ricordo conferite al medesimo sindaco, all’Ispettore Regionale ANC Abruzzo il col. Francesco D’Amelio, e al Cap. Michele Valentino Chiara (comandante Compagnia di Tagliacozzo),  in rappresentanza della legione Carabinieri Abruzzo e Molise. Altre targhe sono state poi consegnate al Generale di Corpo d’Armata Libero Lo Sardo presidente nazionale dell’ANC e al Gen. Paolo, figlio del generale Enrico Galvaligi che ha presenziato con emozione all’evento.

Interessanti tutte le loro allocuzioni. Poi a seguire i conferimenti ufficiali di targhe sono stati riservati al Gen. Vincenzo Pezzolet, al luogotenente Umberto Massimo Cicone, comandante la stazione CC di Anversa degli Abruzzi, già comandante la stazione di  Carsoli, al  vice presidente Nazionale di Assoarma Gianni Di Giambattista, al parroco di Carsoli don Roberto Cristofaro. 

Di rilevante interesse la testimonianza del socio ANC di Carsoli Filippo Orlando, che ha raccontato con emozione la sua esperienza diretta vissuta negli interventi di soccorso prestati dall’Arma dei Carabinieri presso l’alluvione di Firenze. Ha espresso ricordi toccanti di quella esperienza evidenziando il ruolo degli  “Angeli del Fango con gli alamari”. Al termine del suo intervento Orlando ha consegnato in dono al presidente ANC di Carsoli Domenico Gregori, il crest ufficiale degli Angeli.

Con emozione poi si sono susseguite le fasi di inaugurazione della sede con taglio del nastro, e con l’installazione della bandiera ufficiale dell’Anc di Carsoli, avvenuta con la consegna della bandiera scortata dall’Alfiere Roberto De Luca con i Brig. Ca Bernardino Cortellessa e Franco Costantini.

La benemerita Claudia Cococcia ha poi consegnato al gen. Galvaligi la “ciarpa blu dedicata alla memoria del compianto generale Enrico”, per l’apposizione ufficiale.

Consegnate poi onorificenze alla madrina dell’ANC Rossana Gregori, e al capo gruppo alpini di Carsoli Marco Carlizza.

Alla cerimonia hanno partecipato anche rappresentanti delle organizzazioni di volontariato, come Croce Rossa di Carsoli,  Protezione Civile di Carsoli e Collalto Sabino, nonchè altre associazioni combattentistiche e d’arma. Presenti unitamente al sindaco Nazzarro,  amministratori del comune di  Carsoli, nonchè, i sindaci dei comuni di Arsoli (Gabriele Caucci), Pereto (Giacinto Sciò) e Oricola (Antonio Paraninfi), il comandante la stazione Carabinieri di Carsoli Maresciallo Capo Marco Salone ed il vice Maresciallo Marco Ceccarelli.

La cerimonia è stata presentata dal giornalista Daniele Imperiale, consigliere dell’Ordine giornalisti dell’Abruzzo al quale è stata anche consegnata una targa di riconoscimento alla professionalità.

IL GENERALE ENRICO RIZIERO GALVALIGI

Si arruolò nell’Arma nel 1941. Nel 1975 fu promosso Generale di Brigata. Ricoprì importanti incarichi di Comando in tutta Italia. Dal 1977 era addetto all’Ufficio di Coordinamento dei Servizi di Sicurezza degli Istituti di Prevenzione e Pena. Insignito della medaglia d’oro al Valor Civile “alla memoria”, il 14 maggio 1982.

Il generale  era uno stretto collaboratore del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa ed era stato da questi nominato responsabile del Coordinamento dei Servizi di sicurezza per gli istituti di prevenzione e pena. Curava dunque la sorveglianza delle carceri di massima sicurezza, ove erano reclusi i terroristi più pericolosi; a dire dei terroristi, era inoltre colpevole di aver consentito, pochi giorni prima, l’intervento di gruppi speciali delle forze dell’ordine per riprendere il controllo dell’istituto penitenziario di Trani che era in rivolta. Fu ucciso da due terroristi delle “Brigate Rosse” che, travestiti da postini e all’interno del palazzo ove abitava, gli esplosero contro numerosi colpi d’arma da fuoco da distanza ravvicinata. L’attentato fu rivendicato con un volantino delle “Brigate Rosse” che venne fatto ritrovare, assieme a un comunicato sul sequestro del magistrato Giovanni D’Urso: sequestro che era stato compiuto il 12 dicembre e che era ancora in corso. Al pari del sequestro e dell’omicidio dell’agente Raffaele Cinotti, l’omicidio del generale Galvaligi si collocò in un momento caratterizzato da atteggiamenti di particolare violenza eversiva contro chi, a vario titolo, operava all’interno del sistema carcerario. Le “Brigate Rosse” avevano deciso di aprire il “fronte carceri” per “organizzare la liberazione dei proletari prigionieri” e smantellare il circuito penitenziario di rigore che lo Stato aveva deciso di adottare per i terroristi. I processi accerteranno che il fatto era stato organizzato e compiuto da esponenti del gruppo terroristico che lo aveva rivendicato.