Negli ultimi 20 anni si è assistito ad un aumento significativo delle iniziative di questa tipologia che consiste nella creazione di mappe basate sul coinvolgimento diretto delle comunità locali. Il comune denominatore di queste attività è il fatto che non siano intraprese da cartografi, ma da gruppi di persone legate da interessi e caratteristiche comuni, come la condivisione del territorio, di determinate caratteristiche fisiche o socio-culturali.
Le mappe che nascono da questi processi partecipativi possono fornire un ampio spettro di informazioni oppure concentrarsi su una sola variabile, ad esempio la distribuzione delle risorse naturali, dei servizi sanitari, dei centri ricreativi, museali ecc.
Quello che rende di grande valore questo processo è la multidisciplinarietà delle sue implicazioni. In primo luogo, la lettura di un territorio attraverso le informazioni fornite dai suoi abitanti può consentire di analizzarne sia gli aspetti socio-economici e socio-culturali, che la fruizione o la qualità dei luoghi. Il percorso partecipativo può, inoltre, rappresentare una best- civico-politica utile all’aumento della coesione di una comunità, al miglioramento del proprio territorio fino ad una responsabilizzazione nei confronti della cosa pubblica e ad un maggior engagement a livello decisionale.
Ed è la Imtur, la società affidataria del Progetto: (Società italiana professionisti della mobilità e del turismo sostenibile)