A Garbatella e Valle Aniene al via i nuovi orti urbani
Siglate le convenzioni tra le associazioni e il Campidoglio. L'assessore Alfonsi: "Presto il bando per l'assegnazione delle terre pubbliche"
ROMA – Sono state stipulate oggi, alla presenza dell’assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi, le convenzioni di affidamento di due aree destinate ad orti urbani tra il dipartimento Tutela ambientale – direzione Agricoltura e Benessere degli animali e le associazioni ‘Insieme per l’Aniene Aps’ e ‘Orti Urbani Garbatella Onlus’. Le convenzioni, disciplinate dal regolamento approvato dall’Assemblea capitolina con la delibera 38 del 17 luglio 2015, hanno l’obiettivo di regolarizzare e promuovere l’affidamento e la gestione degli orti urbani ad associazioni che svolgono da tempo attività di comprovata valenza sociale ed educativa, di esperienza nell’orticoltura e di radicamento nei territori dove operano.
LE DUE CONVENZIONI
La prima convenzione affida all’associazione Insieme per l’Aniene Aps, attiva dal 2011, un’area di circa 2.700 mq nella Riserva naturale Valle dell’Aniene nel IV Municipio dove verrà realizzato il progetto ‘Il Coltivaorto: coltivo il mio orto in un Parco in città’. Con la seconda viene affidata all’associazione Orti Urbani Garbatella Onlus l’area di circa 3.230 mq denominata ‘Orti della Garbatella’ in via Rosa Raimondi Garibaldi all’interno del Parco della Garbatella, nell’VIII Municipio. L’associazione, nata nel 2009, ha svolto una notevole attività didattica con le scuole, di volontariato ambientale, di sensibilizzazione contro lo spreco alimentare, di progetti per la fruizione degli orti da parte di non vedenti e disabili.
Tra gli obiettivi previsti dalle convenzioni, che hanno una durata di 6 anni, figurano l’inclusione sociale, la promozione della tutela ambientale con il coinvolgimento delle realtà associative del territorio, la coltivazione di piante da frutto, ortaggi, erbe aromatiche senza fini di lucro e per il consumo dei membri delle associazioni e delle famiglie del quartiere. È vietato l’uso di pesticidi, concimi chimici e di sementi Ogm e promosso l’utilizzo di prodotti e tecniche per la coltivazione biologica. Viene prescritta, infine, la gestione differenziata dei rifiuti e il compostaggio delle frazioni organiche.
ALFONSI: “OPPORTUNITÀ INCREMENTO VALORI SOCIALI, CULTURALI E AMBIENTALI”
“Gli orti urbani, che contano a Roma circa 150 realtà, costituiscono un’opportunità per l’incremento di valori sociali, culturali e ambientali nei territori coinvolti. Le sperimentazioni mirate di orti terapeutici, didattici, interculturali richiamano l’attenzione su una funzione generale che in realtà accomuna tutti questi spazi: quella di integrazione sociale“, ha detto Alfonsi dopo la stipula delle due convenzioni nella sede dell’assessorato all’Ambiente all’Aranciera di San Sisto. In sintesi, ha spiegato, “nell’identità dell’agricoltura urbana troviamo l’elemento di integrazione sociale e l’elemento di gestione partecipata. Inoltre, in molti casi grazie agli orti urbani vengono sottratte al degrado aree abbandonate. Con queste convinzioni come amministrazione stiamo procedendo a un censimento delle terre pubbliche per costruire un bando per la loro assegnazione, perché crediamo che oltre a un possibile settore di sviluppo economico e lavorativo sia portatore di un modello di vivere insieme che rimetta al centro le persone e le relazioni umane”, ha concluso Alfonsi. (www.dire.it)