Gerano – Ieri il bel borgo si trasformato in un’opera d’arte a cielo aperto!
L’Infiorata di Gerano, considerata la più antica d’italia prende vita grazie all’impegno, alla passione e alla creatività di tutti cittadini. Passeggiare tra i tappeti floreali è stato un viaggio di emozioni, colori e tradizione che ogni anno rinnova il legame profondo tra passato e futuro. Tra i temi scelti quest’anno, per realizzare gli otto quadri ed il lunotto di chiusura, spiccano il Rosone con Cuore e Nome di Maria, l’apertura della porta Santa prima volta nel carcere di Rebibbia, Santa Maria Maggiore Basilica Papale Giubilare, il Logo Giubileo 2025, Carità – senso e valore alle pratiche del pellegrinaggio, l’omaggio alla Città di Subiaco capitale italiana del libro 2025, Pellegrini di speranza e la Canonizzazione Carlo Acutis. L’evento particolarmente atteso è stato realizzato solo con i fiori senza l’uso di polveri e segatura e la realizzazione dei quadri a mano libera e senza stampi, come esclusiva caratteristica, che indica quanto i Geranesi tengano alla specificità e alla tradizionalità della loro opera d’arte ritenuta altamente identitaria. All’evento hanno partecipato molti sindaci del territorio accolti dal primo cittadino Danilo Felici.