ROMA – Palazzo Valentini ha ospitato il Convegno organizzato dalla “Pontificia Academia Mariana Internationalis” su “L’evoluzione criminale della ‘ndrangheta, quali scenari futuri?”
Sono intervenuti Maurizio Block, Procuratore Generale Militare presso la Corte di Cassazione, padre Stefano Cecchin, Presidente Pontificia Accademia Mariana internazionale (PAMI) presso la Santa Sede, Fabio Iadeluca, Coordinatore dei Dipartimenti presso la PAMI, Avv. Roberto de Vita, Dipartimento Giustizia e Presidente dell’Osservatorio Cybersecurity dell’Eurispes, Marisa Manzini, Sostituto Procuratore Generale della Corte di Appello di Catanzaro, Francesco Ferrara, Avvocato dello Stato, Gian Matteo Roggio, Direttore dei Dipartimenti PAMI. A moderare l’incontro, Luciano Regolo, Condirettore di Famiglia Cristiana e Docente presso la Pontificia Academia Mariana Internationalis. Durante il convegno è stato presentato il libro di Fabio Iadeluca “La potenza criminale della ‘ndrangheta”. Tra i partecipanti, studenti e studentesse dell’istituto superiore Seraphicum.
In apertura dei lavori, a portare i saluti istituzionali Mariano Angelucci, Consigliere metropolitano e Presidente Commissione Turismo, Moda e Relazioni Internazionali di Roma Capitale assieme al Capo di Gabinetto di Città metropolitana di Roma Capitale Dott. Francesco Nazzaro.
Così il Consigliere Angelucci: “Oggi la ‘Ndrangheta rappresenta la mafia più potente in Italia, in Europa e nel mondo grazie a una superiorità economica, operativa e militare rispetto alle altre organizzazioni mafiose. Ringrazio i partecipanti e i relatori per aver scelto, in occasione dei 20 anni dell’attività dell’accademia, ancora una volta questa sede istituzionale per approfondire una delle tematiche prioritarie che caratterizzano l’evoluzione criminale purtroppo estesa nel nostro Paese e nel mondo. Accanto ai cartelli internazionali, trova uno spazio il fenomeno criminale ndranghetista, purtroppo in crescente espansione e attraverso forme diverse. Le attività non sono confinate in un determinato territorio, ma hanno una rilevanza internazionale e dunque danneggiano anche l’immagine del nostro Paese.
Istituzioni, amministrazioni e autorità politiche, civili e religiose del paese devono porre in essere azioni sinergiche, coordinate e concrete, a supporto del lavoro quotidiano di forze dell’ordine e magistratura a contrasto delle attività criminali. Combattere la criminalità organizzata, come insegna la storia di questo paese, è responsabilità diffusa di ogni singolo cittadino, e il punto di partenza sono dignità, coraggio e conoscenza, di come si strutturano, si estendono e si contrastano le mafie. Con il Sindaco Roberto Gualtieri condividiamo la necessità di incoraggiare ogni forma di divulgazione della cultura della legalità, quanto di più importante dobbiamo trasmettere e diffondere, soprattutto alle nuove generazioni. Questo è un anno particolare per Roma, è l’anno del Giubileo della Speranza. Condivido le parole di Papa Francesco, secondo cui “la criminalità organizzata è adorazione del male e disprezzo del bene comune”. Sono fiducioso e nutro la speranza che ci sia un cambiamento: lo studio e l’impegno che voi dimostrate è una delle prove tangibili che la speranza di cambiamento è possibile, facendo vivere nelle nostre comunità legalità, senso civico e impegno sociale”, conclude Angelucci.