Passo Corese – Dalla fitta rete dei cunicoli di drenaggio e raccolta delle acque in corso di scavo nel distretto ASI di Passo Corese (Fara in Sabina, RI) continuano ad affiorare sorprese. Nei dintorni doveva esistere in età antica un santuario dedicato a Ercole, i cui ex voto, in gran parte fittili anatomici e rappresentazioni stereotipate dei fedeli, oltre a uno scarico di vasellame votivo con molti segni riferibili al patrono di pastorizia e commerci, dovettero essere gettati, desacralizzati, nelle cavità idrauliche caratteristiche di quel distretto agricolo dei dintorni di Cures.
In esso importanti trasformazioni dovettero avvenire con la compiuta romanizzazione intervenuta tra la Media e la Tarda Repubblica (III-II sec.a.C.), epoca cui risalgono anche i materiali legati a questo culto, legato indubbiamente ai percorsi che collegavano la Valle del Tevere con la Sabina interna, che si staccavano dalla Salaria e dalle sue diramazioni tiberine proprio nella zona dell’attuale centro di Passo Corese.