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A Poggio Bustone la storia di Lucio Battisti vive nel museo delle canzoni

Poggio Bustone (Rieti) – Il primo museo dedicato alle canzoni di Lucio Battisti, come noto  ha aperto i battenti, il 20 Gennaio 2024 a Poggio Bustone(Rieti), sua città natale.

Il museo offre ai visitatori un viaggio affascinante attraverso la vita, la carriera e le canzoni di Lucio Battisti. La casa natale del cantautore negli ultimi tempi è diventata un luogo di memoria e celebrazione per il gigante della musica italiana.

Questa iniziativa è un modo per preservare il patrimonio culturale e artistico di Lucio e per permettere ai suoi fan e agli amanti della musica italiana di conoscere meglio la sua storia e il suo contributo alla cultura popolare. Voluto dal padre Alfiero, raccoglie oggetti unici e non solo appartenenti al cantautore. Il direttore Giuseppe Bonomo ha spiegato: “Un piccolo luogo di 30 metri quadri, gratuito, per raccontare l’uomo che non era affatto schivo, freddo e musone come è stato sempre descritto”.

L’ingresso è libero, dalle 15.00 alle 17.00. Ci sono oggetti appartenuti al grande cantautore, e si respira quell’aria pulita e salubre in cui l’artista noto in tutto il mondo ha vissuto molti anni della sua vita. respirerete l’aria del Paese in cui ha vissuto per tantissimi anni.

LA STORIA:

Lucio Battisti, nato il 5 marzo 1943 a Poggio Bustone, in provincia di Rieti, è una delle figure più iconiche e influenti della musica italiana del XX secolo. Con la sua voce distintiva e le melodie incantevoli, Battisti ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama musicale internazionale, diventando un’icona del genere pop e rock.

La sua carriera musicale ha avuto inizio negli anni ’60, quando si unì al gruppo I Campioni. Tuttavia, è negli anni successivi che Battisti ha raggiunto il successo straordinario come solista, grazie alla sua collaborazione con il talentuoso paroliere Mogol. Insieme, hanno creato alcune delle canzoni più memorabili della storia della musica italiana.

Il loro sodalizio ha prodotto una serie di successi senza precedenti negli anni ’70, con brani come “Acqua azzurra, acqua chiara”, “Il mio canto libero”, “Emozioni”, e “Anche per te”. Le canzoni di Battisti e Mogol sono diventate colonne sonore della vita quotidiana degli italiani, influenzando intere generazioni con testi profondi e melodie coinvolgenti.

Un altro aspetto distintivo della carriera di Lucio Battisti è stata la sua sperimentazione musicale. Non si è mai accontentato di restare confinato in un solo genere, ma ha costantemente esplorato nuovi territori musicali, incorporando elementi di rock, pop, jazz e musica elettronica nelle sue composizioni. Questo approccio innovativo gli ha guadagnato elogi da parte della critica e il rispetto dei suoi colleghi musicisti.

Tuttavia, la sua vita personale è stata spesso oggetto di speculazione e curiosità da parte del pubblico e dei media. Lucio Battisti era un uomo riservato e schivo, che preferiva mantenere la sua vita privata lontana dai riflettori. Nonostante ciò, la sua musica continuava a parlare per lui, toccando le corde emotive di milioni di persone in tutto il mondo.

La sua morte prematura nel 1998, a causa di un tumore al pancreas, ha lasciato un vuoto nel mondo della musica italiana che non potrà mai essere colmato completamente. Tuttavia, il suo lascito musicale continua a vivere attraverso le sue canzoni, che restano ancora oggi immortali e amate da molti.

In conclusione, Lucio Battisti è molto più di un semplice cantautore italiano; è una leggenda della musica che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia culturale del suo paese e del mondo intero. Le sue canzoni continueranno a ispirare e commuovere le generazioni future, mantenendo viva la sua eredità per sempre.