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A Roma la protezione civile nella didattica, pubblicato l’avviso

ROMA – È online l’Avviso pubblico finalizzato al reperimento di manifestazione di interesse delle Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile presenti sul territorio di Roma Capitale per attività di diffusione della cultura di protezione civile nelle scuole nell’ambito dell’iniziativa “La Protezione Civile nella didattica”. La scadenza dell’avviso è il 15.09.2023

 

Il progetto si rivolge a ragazzi e insegnanti delle scuole primarie e secondarie – di primo e secondo grado – presenti nel territorio di Roma Capitale ed ha l’obiettivo di diffondere la cultura della sicurezza all’interno di un sistema scolastico che deve essere attento alla formazione della personalità dell’allievo, vista anche nella sua proiezione sociale e pubblica.

 

La Protezione Civile di Roma Capitale guarda con particolare attenzione al mondo scolastico investendo nelle attività di prevenzione. Tra queste un ruolo preminente è svolto dalla “diffusione della conoscenza e della cultura della protezione civile, anche con il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche, allo scopo di promuovere la resilienza delle comunità e l’adozione dei comportamenti consapevoli e misure di autoprotezione da parte dei cittadini” (art. 2, D. Lgs. 1/2018, Codice della Protezione Civile).

 

Molteplici esperienze hanno dimostrato che la cultura della sicurezza si può perseguire e raggiungere con maggiore efficacia se l’individuo viene educato e formato alla prevenzione dei rischi e alla tutela della propria persona e dell’ambiente che lo circonda  sin dall’età scolare.

 

Il Progetto offre agli Istituti Scolastici aderenti un programma globale di educazione alla sicurezza, incentrato sui rischi naturali e antropici, dell’ambiente domestico e scolastico, che coinvolga anche l’aspetto comportamentale ed avvicini i ragazzi alle realtà della protezione civile. Si tratta di un percorso didattico fatto di interrelazioni tra le materie di insegnamento e le attività pratiche-operative che determinano negli allievi l’interesse a “fare” quello che hanno appreso, per superare i timori legati all’imponderabile e alle emergenze che giungono improvvise.

 

 

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