SANTE MARIE. Vent’anni fa ebbe inizio quel lungo e complesso processo di revisionismo storico che ha portato a una rilettura della figura del generale Catalano Josè Borjes, visto prima di allora come un semplice brigante tagliagole. Ora e già da diversi anni, grazie a questo percorso è opinione comune degli storici che Josè Borjes fu un eroe e un patriota, non un bandito.
Ieri, per il ventesimo anno consecutivo, si è tenuta la rievocazione storica di quelle drammatiche ore che portarono alla cattura e alla morte di Borges.
La due giorni del ventennale in Abruzzo è stata organizzata dall’Istituto di ricerca storica delle Due Sicilie. Una ricorrenza che si tiene ogni anno fra Sante Marie e Tagliacozzo per rendere omaggio al generale legittimista che cadde eroicamente assieme ai suoi compagni sotto i colpi dei bersaglieri del Regio Esercito, nel tentativo di riconquistare il Regno al re Francesco II di Borbone.
Era l’8 dicembre 1861, giorno dell’Immacolata concezione.
“E’ una ricorrenza questa, giunta quest’anno alla sua ventesima edizione”, ha dichiarato il presidente Fernando Riccardi, “alla quale il nostro Istituto tiene particolarmente, avendola istituita con il compianto comandante Giovanni Salemi.
Chi crede intimamente nei valori che il nostro Istituto incarna”, ha sottolineato, “non rinuncia mai a partecipare a questo evento”.
La due giorni è iniziata mercoledì alle 16.30 con un convegno alla presenza del sindaco di Santa Maria e Lorenzo Berardinetti, di Maria Ornella Cristalli, che ha parlato delle della cattura e dell’esecuzione del generale Borges, di Pasquale Di Prospero che è intervenuto sulla spallata del 1863 e sul ruolo di Bernardo Stramenga, oltre a Luciano Bonventre, che ha parlato del confine tra il Regno delle Due Sicilie, lo Stato pontificio e le popolazioni locali.
Al termine del convegno c’è stato uno spettacolo teatrale del gruppo “I briganti di cartone”, diretti da Giuseppe Ranucci, e degli studenti dell’Istituto Argoli di Tagliacozzo. Ieri invece è stata la volta della commemorazione, con la visita al museo del brigantaggio e la cerimonia alle 11 alla Cascina Mastroddi, dove Borges fu catturato. A mezzogiorno c’è stata invece la cerimonia commemorativa davanti al busto di Borges che si trova a Tagliacozzo alla presenza del sindaco Vincenzo Giovagnorio