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A Subiaco via al progetto sulla biodiversità agraria del Lazio

SUBIACO – Grande partecipazione stamani presso la “Porta del Parco”  a Subiaco per la prima giornata formativa (in totale sono cinque) , nell’ambito del progetto  regionale “Sulle Strade della Biodiversità Agraria del Lazio”, curato dall’ARSIAL (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio), con l’obiettivo di  valorizzare la biodiversità autoctona di interesse agrario. Il concetto di agrobiodiversità (o biodiversità agricola) trova le sue fondamenta nell’insieme di tutte quelle risorse genetiche (vegetali, animali e microbiche) considerate di interesse agrario e che sostengono struttura e processi degli ecosistemi agricoli. Durante l’incontro è stata illustrata una fotografia  attuale, sulla biodiversità sottolineando che tra le cause della sua diminuzione  vi è la modernizzazione dell’agricoltura. Tuttavia con l’emanazione della Legge 194/2015 il legislatore ha inteso fornire alle Regioni gli strumenti necessari per la tutela della biodiversità agricola e per la valorizzazione e il rilancio degli ecotipi locali.

“Il Parco dei Monti Simbruini –ha commentato il commissario dell’Ente Alberto Foppoli– è in prima linea nella tutela della biodiversità dell’area verde più grande del Lazio, la salvaguardia messa in campo si manifesta su un ricco patrimonio che si è costituito nel corso della naturale evoluzione dei sistemi agricoli, fino ad oggi, grazie all’alternarsi di generazioni di agricoltori e allevatori che hanno selezionato e trasferito, da e per aree geografiche differenti, varietà vegetali e razze animali di interesse alimentare. Alla luce di ciò, appare evidente come siano parte integrante del concetto di biodiversità agricola anche le risorse naturali e paesaggistiche che fungono da substrato, le tecniche di gestione di tali risorse e il bagaglio di cultura ed esperienze delle comunità locali che da sempre si occupano di questa ricchezza.

Dunque questi incontri sono rivolti in particolare a chi lavora costantemente nell’ambito ambientale, le guide ambientali , guardiaparco, associazioni, ma coinvolge tutti noi, ogni cittadino delle comunità degli otto Comuni del Parco, che hanno la possibilità di godere e vivere in un ambiente immerso nella natura, ma sono chiamati al dovere di rispettarlo, curarlo e proteggerlo, perché questa ricchezza naturale che in include l’agrobiodiversità non si disperda negli anni futuri”.

di Danilo Ambrosetti – FONTE: Ente Parco dei Simbruini