Tagliacozzo. E’ scattato il piano della Asl per trovare nuovi posti letto e alleggerire la pressione sull’ospedale di Avezzano, recuperando gradualmente spazi operativi del presidio per destinare ad altre attività. Entro le prossime 48 ore, infatti, 18 persone, ricoverate nella medicina Covid di Avezzano, saranno trasferite all’ospedale di Tagliacozzo dove sono stati allestiti, al primo piano, altrettanti posti letto.
Operazione logistica resa possibile dallo spostamento, al secondo piano, dei pazienti Covid che a novembre erano stati ricoverati a Tagliacozzo e che, in seguito al loro progressivo miglioramento (fino alla negativizzazione) sono stati nel frattempo spostati. Questa
riorganizzazione è stata attuata gradualmente, spostando di volta in volta pazienti da Avezzano a Tagliacozzo ogni qualvolta se ne creavano le condizioni. L’imminente trasferimento dei malati covid, da Avezzano a Tagliacozzo si accompagna peraltro a una serie di misure importanti tra cui l’istituzione di percorsi separati e distinti sporco/pulito per evitare che malati colpiti dal virus possano venire in contatto con altri pazienti.
All’ospedale di Tagliacozzo, inoltre, sono state potenziate le operazione di pulizia e sanificazione dei locali e attuati scrupolosamente i protocolli per la protezione degli operatori sanitari tanto che dal 19 novembre (data di attivazione del reparto covid) ad oggi non ci sono stati contagi tra il personale che vi opera. E’ stata posta attenzione alla qualità alberghiera (ogni stanza è dotata di bagno) e arricchite le prestazioni con l’assunzione di fisioterapisti per accelerare il recupero delle funzioni motorie e respiratorie dei degenti e ridurre così i tempi di ricovero, assicurando una
costante disponibilità di posti letto. In questa ottica va segnalata anche l’assistenza assicurata a pazienti ultranovantenni, supportati con le necessarie figure professionali. L’ospedale di Tagliacozzo, oltre a fronteggiare l’emergenza covid e ad alleggerire l’impatto dei ricoveri su Avezzano, accoglie pazienti con altre patologie provenienti da altre regioni. L’ultimo caso riguarda una donna che era stata operata al cuore a S. Giovanni Rotondo e che è stata trasferita nel presidio marsicano per il recupero delle funzionalità.