TAGLIACOZZO. Grande partecipazione al consiglio comunale straordinario per salvare l’ospedale di Tagliacozzo. Le sale del palazzo di città non sono riuscite a contenere la folla che è rimasta in Piazza duca degli Abruzzi in attesa del termine della seduta oppure davanti ai monitor posizionati nell’atrio del municipio.
Grande partecipazione dei sindaci della Marsica in rappresentanza di quasi tutti i comuni marsicani, da Carsoli, Oricola, Nespolo e fino a Pescasseroli, ad esclusione di alcuni primi cittadini di Fratelli d’Italia. Sono piovute invece critiche durante gli interventi nei confronti degli esponenti del centrodestra regionale, che hanno di fatto tutti declinato l’invito. Presente solo la componente di Forza Italia con il consigliere regionale Simone Angelosante.
È stata approvata una mozione che impegna la Regione a “correggere” la cancellazione del codice ospedaliero che, formalmente, decreta la chiusura dell’ospedale. L’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, ha a più riprese ribadito che i servizi, di fatto, non saranno sospesi e i due reparti di riabilitazione resteranno al loro posto, almeno finché non saranno disponibili nuovi locali ad Avezzano, probabilmente con la realizzazione del nuovo ospedale, aggiungendo inoltre che il pronto soccorso è tornato a essere, anche formalmente, h24.
Rassicurazioni che però non hanno convinto perché sulla carta l’Umberto I non ha più un codice ospedaliero.
Nel corso della seduta in convocazione straordinaria si sono susseguiti decine di interventi, tra cui quelli dei primi cittadini del territorio.
Il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, ha ricordato l’importanza di fare squadra nel territorio e l’importanza di un sistema sanitario integrato.
Il consigliere regionale Giorgio Fedele ha illustrato la situazione dei posti letto rispetto alle cliniche private. A livello Regionale è del 19 per cento ai privati, a livello provinciale del 26 per cento e a livello marsicano del 45 per cento.
Duro l’intervento dei parlamentari del Pd, Luciano D’Alfonso e Michele Fina che, oltre a un’analisi sull’importanza di presidi in territorio montano, hanno criticato l’assenza degli assenti del centrodestra rifiutando l’ipotesi che si possa essere trattato di un ordine di scuderia.
Il consigliere regionale Simone Angelosante ha ribadito che il proprio gruppo in consiglio non è disposto a votare “un Piano a scatola chiusa”, sottolineando che quella votata è la prima bozza approvata dalla Regione e poi bocciata dal ministero, che non prevedeva alcun taglio per l’ospedale di Tagliacozzo.
Il sindaco Vincenzo Giovagnorio ha espresso “piena soddisfazione per la grande partecipazione politica e popolare”. “Tagliacozzo è sempre accogliente e dialogante”, ha sottolineato, “e chi è assente ha sempre torto. In un momento in cui la sanità è in espansione grazie a molti finanziamenti solo a Tagliacozzo si è deciso di tagliare. Questo non lo permetteremo”.
La mozione approvata prevede di dare mandato al sindaco di Tagliacozzo al fine di “perseguire tutte le strade legalmente praticabili a difesa del locale Presidio ospedaliero, al fine di mantenere la qualità delle prestazioni fino ad oggi assicurate e di rappresentare con forza al presidente della Regione Abruzzo, all’assessore regionale alla Sanità e all’assessore regionale al Bilancio la necessità di scongiurare qualsiasi stravolgimento dell’attuale configurazione del locale Presidio ospedaliero, al fine di preservare e anzi di implementare i servizi sanitari della Marsica nello specifico e della Asl1 Abruzzo”. Sono inoltre stati invitati i sindaci della Marsica e l’Unione dei Comuni Montagna marsicana ad adottare con apposite deliberazioni la stessa mozione”.