Roma – I Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, hanno arrestato due cittadini egiziani di 18 e 19 anni, gravemente indiziati del reato di estorsione in concorso.
Nello specifico, la notte dello scorso 15 ottobre, un 43enne romano ha denunciato ai militari di essere stato vittima di una rapina in via Palmiro Togliatti ad opera di un gruppo di cinque persone che si era impossessato del suo smartphone.
Dopo due giorni, la vittima ha ricevuto una telefonata dove un interlocutore gli richiedeva la somma di 50 euro in cambio della restituzione del suo telefono.
Il 43enne dopo aver accettato la richiesta, ha fissato un incontro per rientrare in possesso del suo telefono e ha avvertito subito i Carabinieri. La sera, in via Giolitti, luogo dell’appuntamento dello scambio, i Carabinieri, al termine di un servizio di osservazione, sono intervenuti ed hanno bloccato i due indagati mentre restituivano il maltolto alla vittima, intascando la somma pattuita.
La perquisizione ha permesso ai militari di rinvenire nella disponibilità del 19enne un coltello a serramanico mostrato alla vittima durante lo scambio.
Il telefono cellulare è stato recuperato e restituito alla vittima.
Gli arrestati sono stati accompagnati presso le aule di piazzale Clodio, dove il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto per entrambi. A loro carico è stato emesso anche un decreto di espulsione dal territorio nazionale.
Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui l’indagato è da ritenersi innocente fino ad eventuale sentenza definitiva.