Tivoli – Tra i molti effetti della pandemia sulla società, c’è anche quello della ridefinizione – o quanto meno messa in discussione – dei modi di vivere la musica, di parteciparla. In quanto associazione all’ascolto, moderno rituale, la musica non poteva che essere ridirezionata dalla trasformazione della società cui abbiamo assistito negli ultimi tempi. Tanto in bene quanto in male.
Ecco, Jungl3 – Silent Concert ad alto volume, che si terrà in Vicolo Tomei 20 a Tivoli il 4 dicembre, cerca di farlo nel bene, provando a riconquistare quella compartecipazione che rende significativa la musica a livello collettivo, e insieme esplorando dimensioni nuove, aperte proprio da un’idea di società in cui la virtualità è centrale.
Realizzato con i fondi della Regione Lazio, patrocinato dal Comune di Tivoli e sostenuto da Arci Roma e associazione Il Tempio del Vinile, Jungl3 consisterà infatti in sei ore di musica, in cui si alterneranno cinque concerti e cinque dj set. Questi verranno ripresi e proiettati in diretta all’esterno della sede di Jungle Music Factory, in un contesto immersivo favorito da un sistema di light design e dalle cuffie wireless di cui ogni spettatore sarà munito.
Un gioco di rottura di barriere attraverso il tecnologico e contemporaneamente di generazione di una nuova forma di intimità tra musicista e ascoltatore, mediata, ma proprio per questo tesa ad avvicinare. Un modo interessante, insomma, per cercare di tornare ad abitare la società “così com’è”, oggi, nella forza della sua proiezione e anche nella diavoleria dei suoi muri. Attraverso la forma d’arte più concreta e astratta che esiste – la musica.